Siracusa. Lavoratrici in piazza: "Il Comune si assuma responsabilità errori"

Oggi scade la proroga dell’appalto pulizie del Comune di Siracusa. E nel grande clima di incertezza che si è venuto a creare anche per via di una gara che non è nata sotto una buona stella, riesplode la rabbia delle lavoratrici. Sono 37 e molte di loro hanno raggiunto Palazzo Vermexio per un sit in spontaneo. Nonostante gli incontri delle ultime ore, le rassicurazioni e l’intervento dei sindacati la situazione pare non migliorare.
La Cm Service, ditta piemontese che si è aggiudicata l’appalto, ha proposto quest’oggi una bozza di accordo che prevede nuovamente il subappalto (già bocciato dal Comune, ndr) e contratti da 14 ore a termine. Ovvero, se entro una certa data non verrà ampliata la commessa, verranno aperte procedure di licenziamento e ore lavorative ridotte ad 11.
Eppure il Comune di Siracusa, due giorni addietro, aveva assunto l’impegno di convincere l’azienda ad accettare l’obbligo contrattuale delle 14 ore o avrebbero escluso la Cm Service, scorrendo la graduatoria per l’affidamento. Ma anche in questo caso, il monte ore proposto (ulteriormente ribassato rispetto alla Cm Service) sarebbe un limite invalicabile.
“L’unica soluzione possibile rimane l’annullamento della gara”, insiste il segretario della Filcams Cgil, Stefano Gugliotta. “Il Comune si assuma la responsabilità dei suoi errori e non metta le lavoratrici con le spalle al muro. Hanno dignità, non pensino di poterle ricattare occupazionalmente”.