Siracusa. Lavoro senza diritti e tutele, l'imbarazzante "cercasi commessa" di un negozio cinese

E’ destinato a creare polemiche accese il cartello affisso alla vetrina di un negozio cinese di Siracusa. L’attività cerca una commessa da inserire nel suo organico. Sul foglio stampato al computer si leggono alcune specifiche richieste come l’età (18 anni o più), si chiede di lasciare un curriculum ed un contatto telefonico e poi due passaggi insoliti. La candidata commessa deve “essere forte nell’attività lavorativa” ma soprattutto si avvisa che “lo stipendio dipende dall’abilità di lavoro”. Insomma, chi se ne frega dei contratti e dei diritti acquisiti. Pur di lavorare, meglio esser disposto a turni da dieci ore e paghe da fame. Il resto? Può anche attendere, perchè se non accetti tu lo farà qualcun altro. Per disperazione, per necessità, perchè in fondo questo è ormai il mercato e non è solo colpa degli imprenditori con gli occhi a mandorla.
Il problema, infatti, è che questo cartello “svela” senza vergogna cosa è oggi la realtà del lavoro nel siracusano. Il negozio in questione ha commesso “l’errore” di renderlo palese con un cartello. Ma di fatto pare essersi semplicemente adeguato ai costumi locali. Ed è anche su questo che sindacati ed ispettorato del lavoro dovrebbero cominciare, seriamente, a concentrare le loro attenzioni.

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