Siracusa. Le ciclabili della discordia: nuovo caso in Viale Tica, la "promiscua"

Le corsie ciclabili continuano a catalizzare il dibattito in città. Polemiche nelle ultime ore, dopo la realizzazione dei percorsi promiscui di viale Tica. Una scelta differente quella effettuata dal Comune di Siracusa lungo la strada che si congiunge alla via Augusto Von Platen. Una composizione dei percorsi ciclabili che in tanti non hanno compreso e che hanno- soprattutto i residenti- ampiamente contestato. Il timore espresso:  che lo spazio per percorrere in sicurezza il tratto, molto trafficato, del capoluogo, sia stato eccessivamente ridimensionato.

Alle perplessità espresse dai detrattori delle corsie ciclabili replica l’assessore alla Mobilità, Maura Fontana. Il primo chiarimento fornito riguarda la differenza tra il tratto realizzato in viale Tica e gli altri. Mentre in viale Santa Panagia come in viale Teracati, la corsia ciclabile è “Non transitabile” dagli altri mezzi, secondo quanto spiega l’assessore Fontana,  in viale Tica, trattandosi di percorsi promiscui, il passaggio è consentito anche agli altri mezzi, che devono però dare la precedenza assoluta ai ciclisti.

“Lo dice la legge- puntualizza l’esponente della giunta Italia- Non è un’invenzione del Comune di Siracusa. La scelta dipende dal fatto che altrimenti la sezione stradale sarebbe stata ridotta eccessivamente. Il percorso promiscuo concede la possibilità  ai ciclisti di percorrerlo in sicurezza e avendo  priorità ma all’occorrenza puo’ essere valicabile dai mezzi, sia privati e sia pubblici”.

Lungo un lato della carreggiata, invece, eliminati gli stalli a spina di pesce. “Abbiamo anche aumentato in questo modo il numero di posteggi gratuiti, contrassegnati con le strisce bianche- aggiunge Fontana- Siracusa merita un’opportunità. Continuo ad avere fiducia nei cittadini capaci di coglierla pienamente. Rifarei tutto, alla stessa maniera”.

Tra i prossimi passaggi clou della realizzazione delle ciclabili dovrebbe figurare viale Luigi Cadorna. Inizialmente era previsto un percorso promiscuo anche in quell’area. Non è escluso, tuttavia, che i progettisti del Comune possano effettuare una scelta differente o addirittura variare il percorso.