Siracusa. Le rapine "prendi la cassa e scappa". Le indagini si concentrano su giovani criminali. Forse unica la regia

Nuova la modalità, nuova la frequenza. Nel panorama della criminalità siracusana emerge la rapina “prendi la cassa e scappa”. Colpi veloci, messi a segno da due complici che poi si dileguano a bordo di uno scooter. Fanno irruzione armati in un esercizio commerciale, si fanno consegnare direttamente il registratore di cassa e poi spariscono. Tutto avviene in pochi minuti.
Solo sabato, tre rapine in poco più di mezzora. Non siamo all’allarme sociale, ma gli stessi investigatori siracusani parlano di “singolarità”. Indagini serrate da parte della Mobile che sta studiando i filmati delle telecamere di sorveglianza. Nel fine settimana sono state raccolte quante più informazioni e testimonianze possibili. La risposta della Questura vuole essere immediata.
I dati in possesso degli investigatori porterebbero a pensare che quello entrato all’opera sabato sia un gruppo criminale giovane, forse due distinti gruppi e non necessariamente in contatto tra di loro. Certo, la dinamica pressochè  identica dei tre colpi farebbe pensare ad una regia comune. E per due delle ultime tre rapine si ipotizza già che la firma sia della stessa banda, mentre la distanza dagli altri colpi messi a segno invita a pensare che uno sia stato portato a termine da un’altra “squadra”. L’azione fulminea suggerisce poi che si tratti di giovani criminali. Giovani d’età e di fedina penale.
Il “picco” registrato sabato (l’ultima rapina prendi la cassa e scappa risale a sette mesi addietro) non ha particolarmente colpito gli investigatori. Si sa che le rapine aumentano nei giorni prefestivi per cui il dato veramente singolare è il modus operandi scelto. Un rischio nel rischio, perchè una simile azione criminale può “fruttare” 6 mila euro come anche un registratore di cassa vuoto, come proprio le ultime vicende di cronaca insegnano.