Siracusa. Legalizzare la cannabis, il tema approda a Palazzo Vermexio

Prima che si chiuda l’anno, il Consiglio comunale di Siracusa è chiamato a dire la sua anche su di una mozione che, sulle prime, può apparire singolare. Il punto all’ordine del giorno, presentato da Alessandro Acquaviva e Fortunato Minimo, recita: “Percorso di legalizzazione dei derivati della cannabis ai fini di commercio, produzione e vendita, per il contrasto al narcotraffico e informazione e prevenzione sugli effetti nocivi dell’abuso delle sostanze stupefacenti”.
Di fatto, si tratta di votare un documento con cui invitare il Consiglio invita il sindaco “ad attivarsi presso il Parlamento e il governo affinché sia iniziato un confronto serio sul passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe cosiddette leggere con l’obbiettivo di regolamentare efficacemente la coltivazione a fini di commercio, l’acquisto, la produzione e la vendita di cannabis indica e dei prodotti da essa derivati tenendo ferme le normative repressive del traffico internazionale e clandestino di droghe, oggetto della gran parte
delle convenzioni internazionali in materia di droghe”.
L’ordine del giorno, qualora esitato favorevolmente, arriverà anche alla Regione Siciliana ed alle Camere “come segno di attiva presa di posizione del Comune di Siracusa a favore della legalizzazione della Cannabis”.
Il consigliere Acquaviva, che ha partecipato come autenticatore ad una recente raccolta firme in città sul tema, spiega che “il consumo di cannabis non può essere combattuto con le manette ma con politiche di riduzione del danno. Anche la relazione dell’antimafia ammette il fallimento della repressione e auspica la depenalizzazione. Per questo nasce la mozione, a sostegno dell’iniziativa promossa da Alternativa Libera ed altre associazioni nazionali a favore della proposta di legge per la legalizzazione della marijuana”.