Siracusa. L'ex minoranza pronta a fare opposizione "da fuori": primo incontro all'Urban Center

C’erano gli ex consiglieri di opposizioni, alcuni candidati alle ultime amministrative poi non eletti, alcuni degli assessori indicati da Ezechia Paolo Reale da candidato a sindaco. Il primo incontro di “Democrazia Partecipata” si è svolto ieri pomeriggio all’Urban Center- “Rappresentiamo quella parte della città, vasta, vastissima, circa l’82%- la premessa del leader di Progetto Siracusa-  che ha subìto un furto di democrazia, una popolazione delegittimata che non rimarrà in silenzio” .
L’obiettivo annunciato è quello di creare un “governo ombra”, che possa sopperire alla mancanza del consiglio comunale. Entrando nel dettaglio c’erano i rappresentanti di Forza Italia Gianni Boscarino, Ferdinando Messina, Alessandro Di Mauro e Federica Barbagallo. Per  Progetto Siracusa,  l’organizzatore Ezechia Paolo Reale e Curzio Lo Curzio, gli indipendenti Franco Zappalà, Michele Mangiafico e Pippo Impallomeni. E poi, ancora  Alberto Palestro (Lista Vinciullo), Giuseppe Carnazzo (primo tra i non eletti di FI) e Ivan Scimonelli (primo tra i non eletti di Progetto Siracusa), Matteo Melfi e Gianmarco Vaccarisi candidati nella lista di Forza Italia. Enzo Vinciullo, Benny Brandino e Loredana Faraci, assessori indicati nella giunta Reale, e Fabio La Ferla di Organizzazione Siciliana Ambientale.
“Un momento importante – commenta Ezechia Paolo Reale – in cui si è presa coscienza degli strappi che ha subìto la democrazia, sia con lo scioglimento del Consiglio Comunale sia con la mancata rendicontazione di moltissimi voti nelle ultime elezioni 2018. Si è preso anche atto che la visione verticistica di una città complessa come Siracusa è un dato fortemente negativo e che da qui può partire un contributo su specifiche tematiche”. Michele Mangiafico , ex vice presidente del consiglio comunale, è intervenuto sottolineando l’importanza, in assenza dell’assise cittadina, di un organismo di partecipazione ai processi decisionali cittadini e facendo notare che dal 18 novembre – data di approvazione del rendiconto 2018 del commissario ad acta – “questa sia stata la prima opportunità offerta alla città. In particolare, è intervenuto su alcuni bilanci azzerati o ridotti dall’Amministrazione con l’approvazione del bilancio di previsione 2020 (barriere architettoniche, manutenzione parchi giochi)”.
“La partecipazione ampia da parte dei consiglieri di opposizione – ha concluso Reale – mi fa capire che chi non ha mai sostenuto Italia non ha mai cambiato idea, l’auspicio è che si possa formare un luogo di assemblea partecipata in modo che tutti i punti di vista possano essere rappresentati”
“Siamo fieri di essere presenti – ha sostenuto Ferdinando Messina capogruppo di FI- perché portatori di una volontà consegnataci dai nostri elettori che continuiamo a non tradire. Questa della democrazia partecipata è una idea che va condivisa con tutti i soggetti, ovvero l’intera città formata da moltissima gente che non ha votato Italia. Dunque, di volta in volta, chiameremo e coinvolgeremo tutti, a cominciare dai nove ex presidenti di quartiere, delegittimati e defraudati di un compito importantissimo nel tessuto cittadino ma anche tutte le associazioni, le imprese, gli uomini e le donne che in questa amministrazione non credono e non hanno mai creduto”.
Presenti anche i rappresentanti di Fratelli d’Italia, con  Paolo Cavallaro, che vede “questo momento come l’unico su cui scommettere per il futuro di una città in continuo declino”. Pippo Impallomeni, da indipendente, ha ribadito “l’assoluta contrarietà ad una amministrazione che non prende posizione su nulla” ma, soprattutto, “condanna il gesto del primo cittadino che usa il denaro dei siracusani per impedire in un’aula di Tribunale il ritorno dei consiglieri comunali”. Prossimo appuntamento ai primi di agosto. Al centro dell’incontro, i trasporti pubblici e, in particolare, la mancanza dei bus elettrici in questa fase”.

Tra i presenti, anche alcuni dei consiglieri che hanno chiesto, durante la scorsa legislatura, l’aumento del gettone di presenza, adeguandolo agli indici Istat, ottenendo, tuttavia, parere negativo.