Siracusa. Lo strano mercoledì della fiera sospesa a metà: vuoto piazzale Sgarlata

Piazzale Sgarlata si presenta oggi così: vuoto. Niente fiera del mercoledì, il grande appuntamento mercatale che ogni settimana richiama oltre 300 venditori ambulanti e centinaia di clienti e visitatori. L’ultima volta che è successo, Siracusa attraversava – come il resto d’Italia – i difficili giorni del lockdown.
Da oggi e per almeno un mese, il Comune di Siracusa ha dato una sforbiciata ai numeri degli autorizzati per cui possono regolarmente montare le loro bancarelle solo i venditori di prodotti alimentari. Poco meno di 50 postazioni, in massima parte lato San Metodio. Il rischio assembramenti ha spinto per una decisione di questo tipo.
In mattinata, qualche attimo di tensione. Una decina di furgoni erano comunque arrivati su piazzale Sgarlata, pronti anche a montare la postazione. Dopo una interlocuzione con la Municipale e gli uffici delle Attività Produttive è tornata la calma e, senza forzature, chi non era autorizzato è andato via. Sembrava si stesse andando verso una improvvisa e non pianificata manifestazione di protesta, da parte dei venditori, poi il buon senso ha prevalso.
“Però siamo fortemente preoccupati. In provincia di Siracusa si moltiplicano i provvedimenti dei Comuni che sospendono i mercati settimanali”, spiega il presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Ambulanti, Seby Morale. “Come venditori abbiamo già acquistato la merce invernale. E adesso non possiamo metterla in vendita sui nostri banchi. Però dobbiamo comunque pagare le tasse e siamo fuori da ogni provvedimento di ristoro. E non va meglio nei mercati rionali, dove le vendite sono crollate del 70% circa. Forse la gente ha paura e non esce. O forse non ci sono più soldi”.