Siracusa, Maratonina Città di Archimede. Corrado Mortillaro è il vincitore

E’ Corrado Mortillaro, atleta netino ma in forza alla società lombarda dell’Atletica Palzola, il vincitore della 5ª edizione della maratonina Città di Archimede. Sul traguardo di piazza Pancali, tagliato dopo un’ora 12 minuti e 57 secondi, ha preceduto il campione uscente Vito Massimo Catania, Atletica Amatori Regalbuto (1.14’59”), e il siracusano Franco Carpinteri, Trinacria Sport (1.15’44”). Oltre 650, con record di iscritti battuto, al via della mezza maratona dato dall’assessore allo Sport del Comune di Siracusa, Maria Grazia Cavarra. Il percorso, lungo 21 chilometri e 97 metri, privato del doppio passaggio di Ortigia, si è sviluppato nella zona del Ciane per ritornare in piazza Pancali. “Un bel tracciato, niente affatto facile – ha ammesso il vincitore al termine della gara”. Vittoria della messinese Sebastiana Bono, Podistica Messina, in un’ora 31 minuti e 30 secondi, in campo femminile. Subito dietro, con un distacco di un minuto, Rosalba Ravì Pinto, Atletica Nebrodi e, al terzo posto, la siracusana Elena Terracciano, atleta dell’Asd Archimede, società organizzatrice. Particolarmente attesa la prova degli atleti in handbike, vinta dal quindicenne siracusano Samuel Marchese, accompagnato lungo i 21 chilometri dagli esperti Stefano Rametta, Luigi Palì, Martino Florio e Salvo Campanella. “La nostra è un’attività sociale, non agonistica – ha voluto sottolineare dopo il traguardo Campanella, palermitano e atleta di punta della Uisp Asd Il vento in faccia – e oggi, come dei genitori, abbiamo voluto sostenere e accompagnare Samuel in questa sua prima uscita”. Soddisfatto il presidente dell’Asd Archimede, Alfredo De Luca, il quale ha detto: “E’ stata una bella giornata di sport e di grande unione tra atleti e famiglie”. Tra le novità previste per questa quinta edizione, l’assegnazione del premio Giorgio Roccasalva, indimenticato dirigente Fidal siracusano. Il trofeo è stato assegnato a Franco Carpinteri, primo siracusano giunto sotto il traguardo e consegnato dal fratello del dirigente scomparso, Maurizio.