Siracusa. Mare negato, "Entro il week end via cancelli e muretti o passeremo alle maniere forti"

“Entro il prossimo fine settimana, accessi al mare liberi o interverrà la “task force” appena costituita”. Ad annunciarlo è l’assessore comunale al Decoro Urbano, Paolo Giansiracusa, pronto ad affrontare con determinazione il problema delle chiusure abusive degli sbocchi al mare. Dalla prossima settimana, il gruppo di tecnici composto da personale della polizia municipale,  della vigilanza urbanistica, del settore Viabilità e del Demanio marittimo avvieranno una ricognizione del territorio, documentando, anche attraverso immagini fotografiche, tutti gli ostacoli che impediscono la libera fruizione del mare. “Si agirà su due fronti- spiega Giansiracusa- Ad essere “setacciate” non saranno soltanto le zone balneari, ma anche l’area di via Riviera Dionisio il Grande, dove parecchi muretti separano in maniera netta le strade dal mare. Chi sa di avere agito in maniera irregolare può ravvedersi immediatamente, rimuovendo entro pochi giorni le ostruzioni create. In caso contrario, partiranno le sanzioni e, in alcuni casi, anche i percorsi legali, certamente poco piacevoli”. L’assessore entra nel dettaglio delle ragioni per cui in alcune zone del centro abitato e delle contrade marine, qualcuno ha deciso di “chiudere” gli accessi ai punti di balneazione. “Le dinamiche sono diverse- osserva Giansiracusa- Nel caso di via Riviera Dionisio il Grande le “muraglie” sono servite per proteggere sé stessi da una vista che, parecchi anni fa, non era affatto gradevole. In quel tratto di mare venivano sversate le acque reflue, con conseguenze anche in termini di cattivi odori. Non si trattava di mare balneabile. Oggi, però, il problema non sussiste più e quelle acque, quello scorcio, possono essere liberamente godute”. Nel caso delle zone balneari, accanto alle ragioni egoistiche, legate soltanto al desiderio di riservarsi arbitrariamente un tratto di costa, ci sarebbero stati dei motivi di sicurezza. “Chiudere con dei cancelli, spesso automatici, delle strade nelle zone balneari è servito ai proprietari delle villette a proteggersi dai furti che, durante l’inverno,  vengono perpetrati. Chiudere una strada significa impedire l’accesso a mezzi che possono essere usati per caricare la refurtiva. Nemmeno in questo caso, tuttavia- fa presente l’assessore al Decoro- è consentito decidere cosa fare di una via che non è privata, ma pubblica”. Infine, un ulteriore appello. “Chi si accorge di avere abusato e  si è approfittato dell’indifferenza degli enti preposti – conclude Giansiracusa – sappia che adesso c’è un forte interesse da parte dell’amministrazione comunale. Tolga, quindi, quanto impedisce di restituire quegli spazi alla comunità”.