Siracusa. Maria Iangleva Gallitto eletta nella direzione nazionale di Cna

Il vice presidente di Cna Siracusa, Maria Ianglieva Gallitto, eletta nella direzione nazionale. “Un nuovo corso e’ necessario, Siracusa e’ un territorio con troppe opportunità per abbandonarlo ad un destino che non merita”. Queste le prime parole dell’imprenditrice di origini russe, attiva nel settore dei servizi turistici con impresa a Palazzolo Acreide. “L’intero sud-est siciliano ha una eccezionale opportunità di rilancio nel solco di un autentico distretto dell’eccellenza nell’offerta di prodotti e servizi”, dice forte della sua esperienza. “Una grossa fetta dell’export italiano e’ legato al Made in Italy e da noi ci sono produzioni agroalimentari uniche, un artigianato di nicchia molto ricercato ed una chimica e meccanica all’avanguardia, siamo indietro sui servizi ma abbiamo altissimi margini di crescita”.
Solo in provincia di Siracusa le presenze turistiche dal 2010 al 2012 sono aumentate di quasi 115.000 unità mentre gli arrivi di quasi 80.000. Un trend positivo che rappresenta l’interesse verso i nostri territori (principalmente Siracusa e Noto) ma a cui fa il paio una riduzione progressiva del tempo medio di permanenza passato da 3,5 a 3 giorni nel medesimo periodo (elemento questo frutto del trend generale di mercato ma anche della non eccelsa qualità dell’offerta di servizi e attività).
La realizzazione di importanti arterie viarie come la Siracusa-Catania, lo sblocco della Rosolini-Modica e la prospettiva di realizzare la Catania-Ragusa sono dei punti rilevanti sul piano infrastrutturale che vanno integrati con la rete portuale turistica e commerciale (partendo anche da una autorità portuale di area vasta tra augusta e Siracusa) ed un potenziamento ferroviario quantomeno nel collegamento tra fontana rossa e Siracusa. “Si devono ‘rompere’ i limiti territoriali che sono ormai solo di retroguardia e non giovano nella prospettiva di un mercato ampio. E’ meritorio il lavoro che sta svolgendo la Camera di Commercio di Siracusa promuovendo una programmazione strategica di area vasta e occorre che la rappresentanza su tutti i livelli di questi territori non arresti questo processo di inevitabile integrazione”.

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