Siracusa. Medico eroe salva una vita in volo ad 8 mila metri di altezza

E’ una storia che sembra uscita da un film. Un’avventura degna delle migliori pellicole d’azione. Immaginate la scena: interno aereo in volo sui cieli europei. Ad un certo punto la voce di una hostess richiama l’attenzione dei viaggiatori. A differenza degli altri annunci, questa volta tradisce emozione. “Is there a doctor on board?”, chiede in inglese. “C’è un medico a bordo?”. Poi, concitata, ripete la domanda. A bordo di quel volo,  AirBaltic BT 633 da Riga a Roma , il medico c’è. Ed è un siracusano. Si chiama Salvo Messina, chirurgo dell’Asp di Siracusa, nato a Palazzolo. “Sono seduto al terzultimo posto in fondo all’aereo. Sulle prime non ho sentito bene il messaggio. Poi ho prestato attenzione alle parole della hostess che gridava e gridava ancora”, racconta oggi. “Capisco che cercano un medico e, a quanto pare, sono l’unico a bordo dell’aereo”. Allora si alza, raggiunge la hostess e si presenta. Lo afferra per un braccio e correndo lungo il corridoio del velivolo lo conduce verso i primi posti. “E’ lì c’è un uomo sudato, freddo. Tasto il polso, non lo sento. Accanto la moglie piange e grida, a bordo è il panico”. Appare evidente che il caso è grave. “La gente intorno non capisce cosa sta succedendo e si alza in piedi”, racconta ancora Salvo Messina. Con l’auto di un altro passeggero, stendono l’uomo lungo il corridoio. C’è agitazione, a 8 mila metri di altezza lontani chilometri da ogni ospedale. “In fretta decido di tirargli fuori la lingua, per evitare che possa inghiottirla e soffocare. E pratica un energico massaggio cardiaco”. L’attrezzatura a disposizione è minima: giusto una maschera con ossigeno fornita dall’equipaggio. Ma il cuore dell’uomo ancora non risponde. “Sono i 5 minuti più lunghi della mia vita. Maschera con ossigeno e messaggio cardiaco, senza sosta”. Improvvisamente l’uomo riapre gli occhi, vomita. E il cuore ricomincia a battere.  Salvo Messina gli rimane accanto per altri 20 minuti circa. “Dovevo monitorate le buone condizioni. L’ho invitato ad alzarsi e a sedersi al suo posto. E alla fine ci abbracciamo tutti”. E mentre il chirurgo siracusano torna al suo posto qualcuno applaude, qualcun’altro gli stringe la mano. Ha salvato una vita a quasi 10 chilometri di altezza dal suolo. C’è che sorride e chi ancora piange scosso. Anche Salvo Messina si emoziona. “Lo ammetto, qualche lacrima è scesa anche a me. E’ un’emozione immensa”.