Siracusa. Mense scolastiche, "blitz" della commissione Politiche Scolastiche per verificare il servizio

Mini “blitz” negli istituti comprensivi di Siracusa per verificare la qualità della refezione scolastica. La commissione consiliare Politiche Scolastiche avrebbe intenzione di compiere diverse “irruzioni” nelle scuole, come è accaduto qualche giorno fa nel plesso Archia, per avere contezza della qualità del cibo somministrato ai bambini e agli insegnanti, ma anche delle modalità con cui il servizio viene espletato. Dopo l’incontro tra l’assessore alla Pubblica istruzione, Alessio Lo Giudice, i rappresentanti delle scuole, i genitori e i responsabili di Medicina Scolastica, la commissione presieduta da Carmen Castelluccio, su proposta di Stefania Salvo, starebbe mantenendo alta l’attenzione sulle criticità riscontrate nelle mense scolastiche della città e lamentate dalle famiglie. “Al primo incontro con genitori e dietisti – spiega Stefania Salvo- dovrebbero seguirne altri, nelle more che gli alimentaristi sottopongano all’amministrazione comunale il nuovo menu in fase di studio, con le modifiche richieste. Abbiamo chiesto che ogni giorno i bambini possano contare su un pasto completo e non un piatto unico che, in molti casi, non soddisfa le esigenze nutrizionali e di gusto dei bambini. Così,  se i piccoli, per qualsiasi ragione, non consumano l’unica pietanza somministrata, non possono contare su alcuna alternativa se non il  digiuno, che non è, chiaramente,  un’ipotesi accettabile”. Via la fetta di pizza, allora, dal menu settimanale e via anche le lasagne. “Servono pietanze adatte a consumatori che, nelle scuole dell’infanzia, vanno dai 3 ai 5 anni- prosegue Stefania Salvo- ma serve soprattutto la massima cura nell’impiego di prodotti di qualità e nel percorso che dalla preparazione porta al momento del consumo”. Su quest’ultimo aspetto ci sarebbero delle lacune da colmare. “Per lo scodellamento, la ditta che gestisce il servizio dovrebbe garantire due unità per ciascuna scuola- prosegue la consigliera comunale- Dalla nostra prima visita in una delle mense scolastiche, scelta a campione, è emerso un difetto in tal senso. Una sola persona si occupava di questa attività e questo significa che molti bambini si ritrovano a consumare pasti freddi, per quanto celeri possano essere le operazioni ed efficiente il personale”. Vanno mantenute determinate temperature, seguite precise procedure, ma il pasto deve anche essere gradevole. Per i prossimi giorni sarebbero in programma nuove visite, più o meno a sorpresa, negli altri istituti comprensivi della città.