Siracusa. Mercati verso la totale riapertura: "Riperimetrazione degli spazi". La fiera dovrà attendere

Un piano straordinario per la riapertura totale dei mercati rionali e un secondo step da attuare probabilmente come ultimo passaggio del riavvio delle attività mercatali. In attesa delle decisioni del Governo nazionale per l’avvio della cosiddetta Fase 2, a partire dal 4 maggio prossimo, l’assessorato alle Attività Produttive gioca d’anticipo e avanza ipotesi per la riorganizzazione dei mercatini rionali, che sono rimasti attivi per la parte relativa al settore alimentare. “Per noi non si tratterà di ripartenza- puntualizza Cosimo- Noi non abbiamo chiuso del tutto come hanno fatto altri e la scelta si è rivelata corretta, sebbene inizialmente criticata da alcuni. Noi avremo, piuttosto una nuova ripartenza”. L’idea di massima è quella di ripensare gli spazi delle aree mercatali utilizzate: in via De Benedictis, come in Via Giarre e nell’area del mercato del contadino di piazza Adda. La gestione non sarà, però, tutta a carico del Comune, che non avrebbe la possibilità di disporre di uomini e mezzi a sufficienza per coprire adeguatamente tutte le esigenze di tutte le aree mercatali. La soluzione sarebbe, dunque, quella, di attribuire agli operatori delle specifiche responsabilità per poter lavorare. Una nuova scommessa, insomma, dopo quella fatta nella fase clou del contenimento del contagio, “quando abbiamo intuito- spiega Burti- che lasciare aperti, in parte, i mercati rionali sarebbe stato un modo per decongestionare i supermercati della città ed evitare assembramenti pericolosi, dando ai residenti di tutte le zone del capoluogo la possibilità di approvvigionarsi senza spostarsi”. La nuova scommessa parte dalla revisione degli spazi. “Il metodo di lavoro che mi sono prefissato- spiega l’assessore alle Attività Produttive- dovrà poi essere ovviamente valutato sulla base del nuovo Dpcm. In linea di massima pensiamo di creare un meccanismo di supervisione da parte del Comune  rispetto alle attività di contingentamento dei mercati che ciascun commerciante per il proprio spazio di pertinenza dovrà garantire. Noi stiamo immaginando la riorganizzazione degli spazi, con gli uffici, la squadra annonaria e gli operatori dei mercati concorderemo il piano di riorganizzazione e gestione, che noi poi supervisioneremo e controlleremo per avere la garanzia del rispetto di quanto sarà previsto e disposto”. Riperimetrazione, dunque, degli spazi ed un meccanismo che dovrebbe andare avanti con la responsabilità di ciascuno. Burti la definisce “una logica di ripartenza 2.0”. Ragionamento differente dovrà invece riguardare molto probabilmente la Fiera del Mercoledì e la Fiera di Piazza Santa Lucia. In quel caso, infatti, non si tratta di piccoli mercati rionali ma di veri e propri centri commerciali all’aperto, con centinaia di attività all’interno. “Questo aspetto andrà sicuramente gestito in maniera specifica, ma ipotizzo- conclude Burti- che possa essere l’ultimo passaggio della ripresa totale delle attività”.