Siracusa. Muro della Gentilezza distrutto: "Ne costruiremo uno più grande"

Sarà ricostruito e di dimensioni maggiori il Muro della Gentilezza che la Consulta Civica, presieduta da Damiano De Simone aveva allestito nei pressi dell’ex Scuola Albergo per poter lasciare e donare in questo modo ai clochards e ai cittadini meno abbienti capi di vestiario. Dopo poche ore dal posizionamento, il Muro della Gentilezza è stato distrutto, ridotto a brandelli dai vandali di turno. Motivo di amarezza per chi ha ideato l’iniziativa, proposta da Sara Fiore, “assessore” della consulta, ma anche stimolo per non lasciare che un gesto ignobile possa cancellare il senso di un’iniziativa che in altre città è stata avviata senza alcun intoppo. “Siracusa ha un primato- racconta Fiore- E’ la prima città in cui il Muro della Gentilezza viene vandalizzato”. Primato di cui evidentemente si farebbe volentieri a meno.Nei prossimi giorni, dunque, nuovo allestimento. “L’idea era e resta quella di dare la possibilità ai cittadini di donare in maniera semplice i propri indumenti e a chi ne ha bisogno, di trovare quello che fa al caso proprio, senza gli intoppi legati a quanto accade magari con i contenitori degli abiti usati. La riproporremo insieme a tanti altri progetti che abbiamo in testa e che porteremo avanti anche per dare risposte chiare a chi si comporta in un simile, ignobile, modo”. Tra le ipotesi avanzate da qualcuno, quella secondo cui sarebbero stati alcuni clochards della zona a distruggere il Muro della Gentilezza, forse non comprendendone nemmeno il significato. Fiore esclude che possa essersi trattato di un gesto del genere. “Le modalità lasciano pensare ad altro- spiega- E’ stato danneggiato tutto brutalmente, anche il nostro stemma, che non abbiamo nemmeno ritrovato”. Sul tema interviene anche l’ex presidente del consiglio comunale, Moena Scala, che ricorda la necessità di agire con una severa repressione, anche attraverso sistemi di videosorveglianza. “Non  è distruggendo il muro della gentilezza che distruggerete la parte buona di questa città- prosegue l’esponente del Movimento 5 Stelle- Complimenti a chi ha promosso e realizzato questa iniziativa. Rifacciamola in due, quattro, dieci punti della città, anche in periferia. Attuare immediate politiche repressive anche con l’ausilio di sistemi di videosorveglianza sembra essere-conclude Scala-  l’unico modo per riportare a livelli di minima civiltà una città in preda ad un degrado culturale e civile davvero preoccupante”.