Siracusa. Niente stop ai servizi aggiuntivi di assistenza ai disabili. L'assessore Schiavo: "Trovate le risorse, ora i controlli"

Nessuno stop ai servizi erogati alle famiglie e alle persone con disabilità. Nonostante già dal mese di maggio siano esauriti i fondi aggiuntivi  previsti dalla legge 328 del 2000, l’amministrazione di Siracusa è riuscita a trovare risorse supplementari – oltre quelle già previste per analoghi servizi a cura del Comune – per garantire gli attuali standard. Bisogna ricordare che i soldi della legge servivano per “aggiunte” a servizi già finanziati dai vari Comuni. Ma solo nel Distretto Socio-Sanitario D48 (composto da dieci Comuni del siracusano, ndr) questi servizi supplementari sono proseguiti sino ad oggi mentre nel resto di Sicilia si sarebbero fermati tra marzo e maggio, in coincidenza con lo stop ai fondi regionali, senza che si sia gridato allo scandalo essendo comunque garantiti i servizi sociali a cura dei singoli Comuni.
In ogni caso, l’assessore alle politiche sociali, Liddo Schiavo, ha passato al setaccio ogni voce di bilancio nelle ultime due settimane e, insieme ai tecnici dell’ufficio, è riuscito a reperire i circa centomila euro necessari. “Non si blocca niente”, dice allora quasi a rispondere alle critiche piovute, soprattutto dalle associazioni che si occupano di disabilità. “E sono quelle che più mi hanno sorpreso. Conoscevano bene la situazione e sapevano che stavamo lavorando per trovare una soluzione. Io personalmente avevo fornito loro ampie rassicurazioni”, racconta ancora a SiracusaOggi.it. Ma insieme ai soldi arriveranno anche i controlli sulla loro gestione e la corretta erogazione dei servizi. “Dal due gennaio farò scattare un piano articolato di verifiche, contabili e operative, per capire come vengono spesi questi fondi”. Nessuna ripicca, assicura. Solo scrupolo amministrativo, in presenza di un ulteriore sforzo dell’amministrazione non previsto e non dovuto: “avevamo già in bilancio fondi per i servizi sociali, l’assistenza domiciliare e il centro diurno per un totale di circa 120 persone assistite”.
L’annuncio non riporta comunque il sereno. Almeno non a livello politico. “Se l’assessore aveva già la certezza di risolvere il problema – attacca il consigliere comunale di minoranza, Salvo Castagnino – doveva comunicarlo ufficialmente in parallelo con la missiva che interrompeva i servizi. Io do una lettura diversa a quanto accaduto, l’assessore ha creato allarmismo per poi  farsi bello risolvendo il problema. Gli utenti come avrebbero potuto sapere? L’amministrazione deve agire nel rispetto del cittadino e così non è stato”.