Siracusa. Nuovo ospedale in due anni, è possibile? "Si, e vi spiego perché"

Entro l’8 luglio sarà nominato il commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. “Sarà probabilmente un funzionario della pubblica amministrazione, perchè queste nomine sono a titolo non oneroso. Di certo una figura di alto profilo, di assoluta garanzia per tutti, capace di garantire il rispetto della tempistica”, spiega Stefania Prestigiacomo. La parlamentare di Forza Italia è la prima firmataria dell’emendamento al decreto liquidità che ha previsto l’introduzione della figura. A nominarlo sarà il governo, d’intesa con la presidenza della Regione. Rimarrà in carica per 24 mesi (12+12 di proroga), motivo per cui l’obiettivo diventa quello di completare il nuovo ospedale di Siracusa per l’appunto in due anni.
E’ possibile? “Si. In fondo la realizzazione materiale dell’edificio, una volta partiti lavori, non è che richieda dieci anni. A rallentare tutto sono di solito i mille procedimenti che accompagnano un’opera pubblica. Seguirà tutte le fasi, dalla progettazione alla realizzazione”, dice la Prestigiacomo intervenuta in diretta su FMITALIA. Il modello da applicare è lo stesso sperimentato per il ponte Morandi. “Il ponte di Genova è qualcosa di incredibile: riuscire a completarlo in due anni lì è stato possibile. Ora dobbiamo applicare qui quel modello. Ci dobbiamo credere, l’obiettivo è possibile. Il commissario dovrà occuparsi di tutto, in deroga alla maggior parte delle normative del codice appalti, tranne ovviamente quelle di carattere europeo e quelle penali e antimafia, da cui non si deroga”.
La deputata forzista non ha dubbi. “E’ la volta buona per riuscire a realizzarlo”. Dietro l’angolo, però, c’è l’insidia del ‘si poteva fare prima’. La Prestigiacomo non si sorprende. “E comunque no, non potevo farlo prima. Gli ospedali non li fa il governo nazionale o il parlamento. Vengono programmati e finanziati dalla Regione. E’ un dato di fatto che centrodestra e centrosinistra non hanno mai ritenuto Siracusa una priorità. Con questo nuovo governo regionale, anche se non senza difficoltà, abbiamo cambiato una rotta che voleva tagliare fuori ancora una volta la nostra provincia, per rafforzare realtà che sono già avanti a noi. E comunqie serviva un modello di riferimento come quello del ponte di Genova, che prima non c’era”.
Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, plaude alla scelta. “Mi auguro che, oltre alla nomina del commissario, si possano individuare anche delle procedure che rendano l’iter progettuale e burocratico certo, veloce, trasparente ed efficace. Già a partire dal mio insediamento, tra i primi, ho posto il tema della imprescindibile necessità di costruire un ospedale di secondo livello per le esigenze della nostra città e provincia, al di là della individuazione dell’area. La scelta del governo regionale di pianificare la costruzione di un ospedale ha finalmente riconosciuto un pieno diritto alla salute anche per le nostre comunità al fine di evitare ai nostri cittadini i tristemente noti viaggi della speranza. La costruzione in tempi rapidi del nuovo ospedale di secondo livello, non può che essere obiettivo condiviso di tutte le forze politiche e delle istituzioni della nostra provincia. Per tale ragione, propongo l’istituzione di un tavolo permanente presso la prefettura che segua da vicino l’iter e ci consenta di informare puntualmente le nostre comunità sullo stato di avanzamento delle attività”. E quest’ultimo passaggio sottintende alla necessità di garanzie di controllo per evitare comunque interessi poco leciti di fronte ad un opera da 200milioni di euro. In questo senso, anche i parlamentari siracusani del Movimento 5 Stelle – salutando con favore il clima di intesa tra maggioranza ed opposizione per un un obiettivo comune – hanno posto il tema degli “Occhi aperti” anche alla luce delle recenti inchieste che hanno colpito la sanità regionale.