Siracusa. Ospedali aperti a tutte le confessioni religiose, pronto il protocollo d'intesa

“Un esempio da proporre a tutte le aziende sanitarie provinciali siciliane”. L’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino commenta così l’iniziativa dell’Asp di Siracusa, pronta a garantire la libertà di culto a tutte le confessioni religiose negli ospedali della provincia di Siracusa. Pazienti e familiari  potranno – durante i ricoveri – interfacciarsi con rappresentanti della propria fede tutte le volte che ne avvertiranno il bisogno, soprattutto nei momenti più difficili della loro permanenza in ospedale. Il commissario straordinario, Mario Zappia ha ritenuto opportuno istituire un tavolo interreligioso con i rappresentanti di tutte le religioni presenti nel territorio. Attorno al tavolo, presieduto dall’assessore Borsellino e dal commissario Zappia, presenti i direttori sanitario e amministrativo Anselmo Madeddu e Vincenzo Magnano, si sono riuniti i cappellani degli ospedali di Siracusa, Lentini, Avola, Noto e Augusta, i direttori medici di presidio e i rappresentanti delle comunità ortodossa rumena, ebraica, islamica, buddista Soka Gakkai, della chiesa evangelica battista, testimoni di Geova. “Lo ritengo un doveroso passo, per il rispetto di tutte le culture e di tutte le religioni, nel processo di umanizzazione dei servizi sanitari, di integrazione, tolleranza e tutela dei diritti di tutti i cittadini- spiega Zappia  – Il protocollo d’intesa, integrabile per tutte le altre confessioni che richiederanno di aderirvi in futuro, è stato presentato in bozza per eventuali modifiche e sarà siglato nei prossimi giorni.