Siracusa. Padre Carlo D'Antoni, fine di un incubo: sentenza di non luogo a procedere

Assolto padre Carlo D’Antoni.  Il gup del Tribunale di Siracusa ha emesso sentenza di non luogo a procedere in ordine a tutti i reati ascritti. Il parroco della parrocchia di Bosco Minniti era stato posto ai domiciliari nel 2010 dal gip di Catania che gli contestava i reati di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’illecita permanenza di stranieri nel territorio italiano, falso ideologico in atto pubblico e false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Padre Carlo, ritenuto un prete di frontiera spesso autore di iniziative di sensibilizzazione verso i migranti che spesso ospitava nei locali della parrocchia,  sarebbe stato inserito – secondo le accuse dell’epoca – in una presunta organizzazione criminale che aveva la sua base logistica proprio nella chiesa di Bosco Minniti a Siracusa.
Avrebbe gestito, in concorso con altre persone tra cui un avvocato, la permanenza in Italia di extracomunitari di origine cinese e nigeriana producendo e rilasciando, dietro lauti compensi, documenti falsi necessari per ottenere i permessi di soggiorno per asilo politico o protezione.
Ieri l’attesa sentenza di non luogo a procedere che ha fatto esultare gli avvocati difensori di padre Carlo D’Antoni, Sofia Amoddio e Marzia Capodieci.