Siracusa. Parcheggi ancora nel mirino dei vandali, Fontana: "Così si danneggia la città"

Una battaglia continua, quasi senza tregua, contro la mancanza di educazione civica e contro la mancata comprensione di alcuni, elementari, concetti. Ancora una volta, i parcheggi a pagamento della città vengono presi di mira dai vandali, che li danneggiano, distruggono le sbarre di accesso e lo fanno per poter parcheggiare senza pagare il ticket o semplicemente per il “gusto” di devastare il bene pubblico. Numerose, in queste ore, le segnalazioni giunte al settore Mobilità e Trasporti,guidato dall’assessore Maura Fontana. Danni , di diversa entità, sono stati registrati al parcheggio Talete come al Molo Sant’Antonio. Motivo di profondo rammarico per l’assessore della giunta Italia, che non nasconde la sua amarezza di fronte a comportamenti che non sono soltanto da stigmatizzare ma risultano anche sintomatici di un senso logico che in qualcuno evidentemente risulta piuttosto carente. “Occorrerebbe capire- spiega l’assessore Fontana- che ogni volta che si arrecano dei danni alle strutture pubbliche, le riparazioni da effettuare hanno un costo, che diventa sempre più elevato quanto più i sistemi sono vetusti. Reperire i pezzi di ricambio è, infatti, operazione spesso complessa, che comporta anche tempi lunghi di attesa per il reperimento di quanto serve per ripristinare il tutto. Altrettanto evidente- prosegue- che la spesa che ci ritroviamo costretti a sostenere più volte per riparare i danni conseguenza di gesti incomprensibili  come quelli di cui stiamo parlando, riduce le risorse che potremmo e vorremmo utilizzare per migliorare i servizi alla città”. Dopo gli ultimi atti vandalici, in molti parcheggiano in questi giorni senza effettuare alcun pagamento, approfittando del mancato funzionamento del sistema elettronico. Anche in questo caso, questione di onestà. L’assessore Fontana intende, comunque, andare in fondo a questa vicenda. “Chi si è reso responsabile di simili comportamenti- avverte- non rimarrà impunito. Abbiamo avviato le verifiche del caso”. Elementi preziosi potrebbero emergere dall’analisi delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza.