Siracusa. “Parcheggi vuoti, non chiederemo Green Pass” : la protesta degli Acquapark

“L’Aretusa Park di Siracusa non chiederà il Green Pass, così come numerosi altri parchi acquatici italiani hanno deciso di fare”. Una posizione determinata, una protesta chiara da parte dei gestori degli acquaparrk. Decisione che arriva “dopo approfondita valutazione delle ultime normative anti-Covid ufficializzate dal Governo”. L’associazione nazionale  Parchi Permanenti Italiani, con tutte le strutture aderenti, non ci sta e annuncia ufficialmente, con un documento diffuso in queste ore che “Non si chiederà il Green Pass all’ingresso”.

Il motivo è presto spiegato, come conferma l’amministratore unico dell’Aretusa Park, Manuela Gennaro. “Così come chiarito anche per Federterme, il legislatore ha escluso espressamente le piscine all’aperto, alle quali per altro la Conferenza Stato-Regioni ha assimilato anche i parchi acquatici, prevedendo quell’obbligo solo per i luoghi chiusi. Come è noto, nelle nostre strutture -questa la spiegazione- non abbiamo luoghi al chiuso ed anche l’accesso alle attrazioni avviene sempre all’aperto. Per queste ragioni, continueremo ad accogliere i nostri visitatori, nel rispetto di tutte le altre norme di prevenzione e controllo anti-Covid disposte per i luoghi all’aperto”.

Con l’entrata in vigore delle disposizioni relative all’utilizzo del Green Pass, il riscontro sarebbe stato pressochè uguale: parcheggi vuoti, pochissime presenze all’interno dei parchi. Un dato che, dopo avere saltato la stagione della scorsa estate, per le questioni legate alla pandemia e ai limiti imposti all’epoca, rappresenterebbe, secondo le spiegazioni degli operatori, un colpo che rischierebbe di mettere in ginocchio le aziende interessate, con tutti i risvolti anche dal punto di vista occupazionale per gli stagionali impiegati.