Siracusa. Piano del Traffico e Mobilità Sostenibile, il M5s attacca e annuncia il suo “no”

Il piano del traffico e il piano della Mobilità Sostenibile non potranno contare sul voto favorevole del Movimento 5 Stelle. Il Consiglio comunale di Siracusa dovrà pronunciare il 6 maggio sullo strumento magnificato dal presidente della Quarta Commissione, Ferdinando Messina. “Tono trionfalistico fuori luogo. Dalla commissione viene fuori un documento quantomeno anomalo”, dicono infatti Silvia Russoniello e Roberto Trigilio.
“Il M5S da sempre sostiene che un Piano Generale del Traffico Urbano e un Piano Urbano di Mobilità Sostenibile sono strumenti pianificatori/urbanistici profondamente diversi e, pertanto, risulta incomprensibile come un unico progetto possa contemplare contemporaneamente sia l’uno sia l’altro”, è l’analisi dei due.
I portavoce del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Siracusa continuano: “Il PUMS, per sua natura, mira a una complessiva ridefinizione del sistema di trasporto urbano per dare risposte ai bisogni di mobilità attuali e futuri, garantendo, al tempo stesso, il raggiungimento di specifici obiettivi climatici ed energetici fissati dai leader europei. Ed incoraggia all’uso di modalità di trasporto sostenibili. Ma un aggiornamento, per essere tale, presuppone che ci sia cosa aggiornare e il Comune di Siracusa non si è mai dotato di un PUMS. Peraltro, quello proposto alla Commissione consiliare manca dei requisiti fondamentali per essere considerato un piano di mobilità sostenibile”.
Varie, comunque, le criticità che sarebbero ancora irrisolte dal piano siracusano: “non si comprende come i dati sull’inquinamento abbiano influenzato le scelte di progetto e le soluzioni sono solo descritte od indicate in modo sommario in cartografia, senza schema di funzionamento della circolazione stradale.
“Siamo sorpresi di come l’amministrazione comunale stia tentando di mettere una pietosa pezza a un errore colossale commesso dalla passata giunta che aveva adottato un aggiornamento del PGTU+PUMS privo di quanto richiesto dal decreto ministeriale del 4 agosto 2017. Faremo valere le nostre ragioni durante il prossimo Consiglio. Per reperire fondi per completare il parcheggio Mazzanti si usi il piano mobilità del 2010”.