Siracusa. Piano Regionale per la ripresa, la Consulta della CamCom indica le priorità

Un documento in cui le associazioni di categoria della provincia di Siracusa, che compongono la Consulta della Camera di Commercio esprimono la propria idea di sviluppo e urgenze del territorio e chiedono la modifica della Proposta di Piano Regionale per la ripresa e la resilienza. La Consulta individua e indica 18 temi prioritari. Qui di seguito, il testo del documento elaborato.
“Non ne facciamo una questione di campanilismo o peggio di provincialismo che sono cattivi consiglieri quando ci si vuole occupare di interessi generali della collettività, bensì di mancanza di visione generale di prospettiva futura e conseguentemente di strategia operativa.
È quello che emerge dalla Proposta di Piano regionale per la ripresa e la resilienza, che ci auguriamo possa ancora essere modificato, che la Regione ha inviato al Governo nell’ambito degli investimenti di finanziamenti con il Next Generation EU chiamato così perché deve guardare alle future generazioni, ma che rischia di naufragare se concepito con la mentalità di antiche generazioni.
Quando in un piano di investimenti ed iniziative, finalizzati a far uscire la nostra Regione dagli ultimi posti della classifica europea della competitività, ci si concentra su poche aree, le città metropolitane, trascurando intere province, che, nonostante la marginalità cui la politica li ha relegate, contribuiscono in misura sostanziale all’economia dell’intera Regione in termini di export di prodotti e di attrazione turistica/culturale, invece di fare delle diversità dei vari territori messe a sistema la ricchezza della Regione, si rende evidente quali sono le ragioni che sono alla base del gap Nord/Sud.
In riferimento al documento che la Regione ha inviato al Governo, siamo costretti a rilevare che le proposte a suo tempo inviate, in successione di tempo, dalle singole Associazioni in merito ai progetti di sviluppo del territorio della provincia di Siracusa sono state prese in scarsissima considerazione. Oggi la Consulta delle Associazioni di Categoria di Siracusa ritiene doveroso ribadire ed evidenziare alcuni item di particolare rilevanza per il rilancio economico della nostra Provincia, come parte integrante del sistema produttivo dell’intera Regione.

1. ALTA VELOCITA’ FERROVIARIA FINO A SIRACUSA. A dispetto del fatto che il testo della mozione approvata in Parlamento sul piano di rilancio delle grandi infrastrutture preveda “l’alta velocità fino a Palermo e Siracusa”, la Proposta di Piano regionale, nell’ambito della “Missione 3 – Infrastrutture per la mobilità” cita esclusivamente la “velocizzazione dell’asse ferroviario Palermo-Messina-Catania”, trascurando totalmente la possibilità di utilizzare le risorse comunitarie per il prolungamento di tale infrastruttura, essenziale per le future movimentazioni di merci e di flussi turistici, fino all’estremo sud della costa orientale, caratterizzato dalla presenza di insediamenti industriali di rilevanza internazionale, del porto di Augusta, naturale candidato ad integrare il corridoio logistico TEN-T Scandinavo-Mediterraneo che congiungerà i porti siciliani con il Nord Europa, nonché di beni culturali, storici ed archeologici unici nel loro genere.
2. PORTO DI AUGUSTA. È proprio la mancata menzione del porto di Augusta che costituisce per questa Associazione una grave mancanza all’interno del documento in esame. Il porto di Augusta è attualmente l’unico della Sicilia orientale ad essere classificato come porto “CORE”, in quanto ha un traffico complessivo maggiore dell’1% del totale UE, e, per la sua natura e la sua collocazione geografica, il miglior candidato ad assumere il ruolo del “Porto hub del Mediterraneo” auspicato nel documento, in quanto collocato nella rotta più breve che dal Canale di Suez conduce le grandi navi container provenienti dall’Asia verso l’Europa.
3. COLLEGAMENTO FERROVIARIO DEL PORTO DI AUGUSTA. Il collegamento veloce tramite ferrovia del porto di Augusta con la linea ferroviaria Siracusa-Messina.
4. INFRASTRUTTURE AREE EX ASI. Nell’ambito degli interventi volti a rafforzare la competitività del sistema produttivo ci saremmo aspettati di trovare interventi infrastrutturali in favore delle aree “ex ASI” (oggi IRSAP) della zona industriale di Siracusa, Polo energetico trai più importanti d’Europa che oggi si presenta gravemente carente da questo punto di vista agli occhi di possibili investitori che potrebbero decidere di realizzare o trasferire ivi i propri impianti industriali, attratti dal nuovo corso di incentivazioni fiscali per gli investimenti nel Meridione d’Italia, vedi Area ZES. Si citano, solo a mo’ di esempio, la bretella che conduce al porto commerciale di Augusta, l’asse di penetrazione di Villasmundo (Melilli e Augusta), la strada che conduce al porto industriale di Punta Cugno ed il collegamento stradale con i grandi impianti industriali di Sonatrach e Sasol.
Proprio in relazione alle aree ZES appare di rilevanza strategica la possibilità di ricomprendere, tra le spese oggetto di agevolazione a valere sul credito d’imposta, anche le opere murarie finalizzate alla manutenzione e/o fabbricazione di opifici produttivi ampliando la dotazione finanziaria dedicata. Alla data odierna infatti l’agevolazione comprende unicamente le spese per macchinari, impianti ed attrezzature (beni strumentali).
5. STAZIONE MARITTIMA PER IL PORTO DI SIRACUSA. Il patrimonio inestimabile di beni culturali, storici ed archeologici di cui Siracusa è ricca è in grado di attirare turisti da tutto il mondo e, recentemente, prima della attuale crisi derivante dalla pandemia, anche i flussi crocieristici del Mediterraneo, grazie al porto naturale di Siracusa, fra i più grandi del Mediterraneo. Tale nuovo importante flusso turistico, in grado di creare un apporto di migliaia di nuove presenze settimanali sul territorio, richiederebbe la realizzazione di una stazione marittima adeguata, analogamente a quanto già previsto per il porto di Catania.
6. BONIFICA DELLA RADA DI AUGUSTA. La bonifica della rada di Augusta, benché ritenuta di primaria importanza ed oggetto di numerosi studi, proposte e controversie succedutesi nel corso degli ultimi decenni, è ad oggi ancora irrealizzata. L’opportunità delle risorse provenienti dalla Comunità Europea potrebbe essere l’occasione per avviare finalmente un’attività di elevata valenza ambientale, sociale ed economica.
7. SITO ARCHEOLOGICO DI MEGARA IBLEA. Il sito archeologico greco di Megara Iblea, nel territorio di Augusta, rappresenta per le sue caratteristiche un “unicum” nel panorama archeologico siciliano, in quanto consente di avere una visione di insieme della originale pianta dell’abitato greco, con le sue strade e gli isolati ben evidenti, e meriterebbe una visibilità ed una fruibilità paragonabile a quelle di altri siti conosciuti a livello internazionale.
8. INCENTIVAZIONE ALLA TRANSIZIONE ENERGETICA. Nell’ambito della “Missione 2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica” riterremmo opportuno che venisse rilanciata la nostra proposta di utilizzo di una quota pari al 2% delle risorse derivanti dal gettito delle accise generate in questa Provincia, e dell’imposta sul valore aggiunto versate dalle grandi aziende del settore della raffinazione per la realizzazione di investimenti finalizzati agli obiettivi della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile, al fine di modificare i processi produttivi per adeguarli al Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima.
9. CENTRO DI FORMAZIONE PROFESSIONALE. Rilancio del CIAPI di Priolo Gargallo per la realizzazione di un centro di formazione di eccellenza per le figure professionali richieste in Italia e all’estero dal settore industriale.
10. CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI AVANZATI SU ECONOMIA CIRCOLARE E TRANSIZIONE ENERGETICA. Realizzazione di un centro internazionale di studi avanzati su Economia circolare e transizione energetica presso l’ex Carcere Borbonico di Siracusa, con possibilità di realizzazione di un centro congressuale. L’intervento, inoltre, consentirà di riqualificare e valorizzare l’intera area da tempo in stato di totale abbandono e degrado.
11. LINEA FERROVIARIA SIRACUSA-RAGUSA-GELA. Velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela. Gli interventi hanno l’obiettivo di ”potenziare” il traffico passeggeri con la realizzazione di un sistema ferroviario competitivo rispetto a quello su gomma, sia per la riduzione dei tempi di percorrenza, sia per l’aumento della velocità commerciale della linea, e il trasporto delle merci con nuovi collegamenti con il porto di Pozzallo e l’aeroporto di Comiso.
12. CICLOVIA DELLA MAGNA GRECIA – La ciclovia della Magna Grecia è una grande opportunità per lo sviluppo della nostra provincia, con la valorizzazione del territorio e del ricco patrimonio paesaggistico, culturale ed eno-gastronomico. Il percorso della ciclovia attraverserà per circa 100 Km la nostra provincia da nord a sud (Lentini-Pachino).
13. OSPEDALE DI SIRACUSA. Nell’ambito “Missione 6 – Salute” è opportuno prevedere la realizzazione dell’ospedale di 2° livello, in grado di soddisfare il diritto alla salute dei cittadini dei Comuni della provincia.
14. BONIFICA AREA PANTANELLI. Promozione di investimenti per la bonifica dell’area e la contestuale riqualificazione del water front, il recupero di attività commerciali, turistiche, di ristoro e di parcheggi.
15. DEPURATORE DI SIRACUSA
Realizzazione del collettore del sistema depurativo della città di Siracusa che attualmente scarica nel Porto Grande. L’attività consiste nella realizzazione dell’intervento nei tempi compatibili con l’attuazione del PNRR.
16. DEPURATORE DI AUGUSTA. E’ l’emblema del fallimento politico sulla depurazione delle acque reflue in provincia di Siracusa. La città di Augusta (34 mila abitanti) non ha un depuratore e ancora oggi continua a scaricare in mare i propri reflui urbani.
17. ZONE FRANCHE MONTANE. È noto l’impegno profuso delle comunità siciliane insediate in territori montani per la determinazione di una fiscalità di vantaggio per le imprese presenti in territori a serio rischio desertificazione socio-economica. Quell’azione è stata foriera dell’iter parlamentare attualmente in discussione per l’istituzione di zone franche in grado di rivitalizzare una parte cospicua della Sicilia e che detiene un pezzo fondamentale delle produzioni e delle tradizioni manifatturiere, agricole e dei servizi del territorio. È fondamentale garantire la copertura di questo strumento, proprio per dare prospettiva evolutiva alle nuove generazioni impegnate nello sviluppo di quelle competenze e nella attrattività di quei territori.
18. RETE AUTOSTRADALE RAGUSA-CATANIA. È fondamentale inserire l’arteria, che attraversa significativamente il territorio siracusano, tra le opere da favorire con il programma. Siamo di fronte ad un’opera cantierabile e per la quale è stato già nominato il commissario straordinario. Si tratta chiaramente di una infrastruttura di notevole importanza per una vera interconnessione tra i territori del sud-est siciliano e per la valorizzazione delle produzioni di questo territorio oltra ad una stagione di rinnovata mobilità della popolazione e dei flussi turistici. Occorre avviare la progettazione e realizzazione del nuovo sistema fognario-depurativo nei tempi compatibili con l’attuazione del PNRR”.
“Auspichiamo -commenta il coordinatore della Consulta, Enzo Rindinella – che sia ancora possibile intervenire sulla proposta per integrare le gravi carenze cha a nostro parere pregiudicano le legittime aspirazioni di sviluppo del nostro territorio, consentendoci di approfittare di quello che è da considerarsi un momento unico in ogni senso. A tal fine ci appelliamo -conclude Rindinella – alla ragionevolezza di chi è responsabile di tutelare gli interessi della Sicilia nei confronti del Governo nazionale, perché ci consenta di uscire più forti da questa crisi e di non doverci rammaricare dell’ennesima occasione mancata”.