Siracusa. Piano regolatore, la commissione Urbanistica incontra i portatori di interesse

Il percorso verso le modifiche al piano regolatore generale del capoluogo passa anche attraverso una serie di interlocuzioni preliminari. Per questo la commissione consiliare Urbanistica, presieduta da Antonio Trimarchi, ha approfondito ieri il tema delle nuove linee guida dello strumento urbanistico con i rappresentanti di  Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, Giuseppe Armeri, la presidente dell’Ordine degli architetti, Lilia Cannarella, il presidente dell’Ance, Massimo Riili, e Paolo Tuttoilmondo di Legambiente. I lavori sono stati seguiti dal presidente del consiglio comunale, Santino Armaro; per l’Amministrazione c’era il dirigente della Pianificazione territoriale, Emanuele Fortunato.
“È stato un confronto costruttivo e di alto livello – ha detto il presidente della commissione, Trimarchi – che ha fatto propria una metodologia di lavoro aperta ai contributi esterni, soprattutto di chi è direttamente interessato a uno sviluppo del territorio urbano in un’ottica di salvaguardia e di rispetto delle sue vocazioni. Su questi temi c’è ormai una sensibilità diffusa anche tra chi sembra perseguire obiettivi diversi. Ance, Legambiente e Ordine degli architetti hanno presentato tre sintesi delle loro proposte ed è stato interessante verificare che per molti versi le idee sono sovrapponibili”.
Tra i temi di maggiore convergenza c’è l’edilizia sociale, per la quale si registra una crescita della domanda. Una delle soluzioni prospettate, da perseguire a prescindere dai tempi di approvazione delle nuove linee guida, è di dedicare a tale tipologia le aree a servizi opportunamente rimodulate. Altri terreni di confronto  sono stati quelli della cosiddetta “sostituzione edilizia”, lavorando sul patrimonio esistente attraverso interventi sostenibili e di qualità, e della rigenerazione urbana per favorire opere di riqualificazione che puntino al risparmio energetico e ad edifici antisismici. Spazio anche alla difesa del patrimonio archeologico e storico, per una riqualificazione dei siti e la loro fruizione attraverso modelli pubblico-privati di gestione in rete; alla tutela e riqualificazione delle aree costiere; al problema della costituzione di un parco progetti che apra la strada ai finanziamenti pubblici. Su quest’ultimo punto si sta affermando l’idea di un fondo di rotazione costituito da enti, associazioni e ordini professionali, sotto il coordinamento pubblico, che finanzi la progettazione e poi si autoalimenti con l’accesso alle stesse risorse pubbliche.
Sul piano paesaggistico, attualmente sottoposto al parere dell’Osservatorio regionale per la qualità del paesaggio, è stato proposto di fissare, attraverso il sindaco Garozzo, una riunione a Palermo per affrontare in via definitiva il tema del perimetro del parco archeologico, da cui dipendono molte scelte urbanistiche future e che non può essere calato dall’alto.
“Sono tutte questioni di cui terremo conto – ha concluso il presidente Trimarchi – per le linee guida del Prg. Alcune di esse, però, ci rimandano a problemi pressanti, che non possono attendere i tempi di approvazione dello strumento urbanistico. La commissione, in questo senso, può svolgere un ruolo di cabina di regia affinché determinati problemi possano trovare soluzioni