Siracusa. Piazza D'Armi, Ortigia Sostenibile: "Altro che attività culturali"

“Parcheggi, transito di autovetture fin dentro lo spazio antistante il castello federiciano, sfilate di moda, motor show, promozione di autovetture di lusso accompagnata da hostess in tacchi a spillo, musica ad alto volume, nelle date 1 e 29 settembre, e ancora il 27 ottobre con l’evento modaiolo “Look of the Year” all’interno della Sala Ipostila”. Il Comitato Ortigia Sostenibile punta l’indice contro l’utilizzo del sito.
“Ci chiediamo -sostiene il comitato- e chiediamo agli enti preposti, in primo luogo al Comune e alla Soprintendenza, se queste sono le sbandierate “attività culturali espositive” affidate al privato dalla dodecennale concessione, e se siano anche solo compatibili con il rispetto dell’articolo 52 del Codice dei Beni culturali che prevede di “ assicurare il decoro dei complessi monumentali”.
Il comitato ribadisce che “nell’attesa che un procedimento d’indagine, tutt’ora in corso, definisca quale sia la reale portata degli eventuali abusi perpetrati sulla piazza d’Arme, condivide tutte le azioni di lotta e di denuncia negli ultimi cinque mesi e ininterrottamente fino ad oggi condotte – in particolare da Italia Nostra, Comitato Parchi, Quartieri fuori dal Comune – che hanno messo in evidenza una serie di incongruenze e di illegittimità di notevole portata, con riferimento, in special modo, alla costruzione del chiosco-bar dalle pareti specchiate, riferito alle opere di “Archimede”.
Mentre è attuale l’ultima segnalazione da parte di comuni cittadini, poi riportata ampiamente dai mezzi stampa, riguardo la manifestazione dello scorso 27 ottobre, “Look of the Year” e del conseguente comunicato stampa emesso dalla società “Senza Confine”, nel quale la società suddetta dichiara la propria assoluta estraneità ai fatti. A smentire tale pretesa estraneità, ricordiamo invece, al riguardo, che ai sensi dell’articolo 3 e 15 del contratto di concessione, la società risulta “responsabile” della custodia e sorveglianza della piazza, compreso l’obbligo di fare osservare i divieti anche ai terzi, ai sensi del Codice dei Beni Culturali”. Ortigia Sostenibile sottolinea inoltre come “la Soprintendente ai Beni culturali abbia dichiarato di non avere ricevuto alcuna richiesta di autorizzazione all’ingresso e transito di autovetture dalla piazza d’Arme e addirittura attraverso il ponticello, fino al portale del castello e perfino all’interno del monumento. In questo caso, e a maggior ragione se esistesse l’autorizzazione, riteniamo a questo punto necessaria una segnalazione diretta all’Assessorato dei Beni culturali”.