Siracusa. Pippo Gianni e Giancarlo Garozzo si pungono a distanza

“Non li ho sentiti di recente. L’ultima volta che ne avevamo parlato, erano d’accordo con la linea del partito. Se ora hanno cambiato idea, ne prendo atto”. Pippo Gianni pare non curarsi della scelta dei consiglieri comunali in quota Centro Democratico, Sullo e Aloschi, di non allinearsi alla decisione di uscire dalla maggioranza e dal governo cittadino. Anche l’assessore Silvana Gambuzza, vicina alle posizione di CD, non sembra abbia in animo la volontà di presentare dimissioni. “Ognuno può fare quel che vuole, questa è la democrazia”, chiude la vicenda Gianni. Che però passa subito all’attacco della giunta e del sindaco. “Noi non condividiamo il fatto che Garozzo lavori da solo, imponendo soluzioni in un momento in cui, invece, servono larghe convergenze. Il primo cittadino è stato scorretto: si è insediato anche con i nostri voti e ora disconosce gli alleati”.
Un’accusa a cui Giancarlo Garozzo replica pacato. “Stiamo conducendo una battaglia per il rinnovamento, anche nelle logiche politiche. Con Pippo Gianni, che ha amministrato con i suoi uomini per quindici anni la città, forse non può avvenire. Però se anche i  consiglieri di CD prendono le distanze, qualcosa vorrà dire”. Quanto alla sua presunta scorrettezza, il sindaco non si nasconde. “Non vorrei che il leader di Centro Democratico volesse apparire politicamente più pesante di quanto sia in realtà. A me non risulta di aver vinto le elezioni grazie a lui. Al ballottaggio non ho voluto alcun apparentamento, tutti i partiti erano liberi di votare. Se Centro Democratico lo ha fatto per me bene. Ma non c’erano intese alla base. Il rinnovamento non può avvenire a colpi di compromessi”, spiega Garozzo che rifiuta anche l’etichette di decisionista. “La concertazione è ampia e continua. Non capisco di quale scelte parli Gianni. Il fatto è che partiamo da punti di vista differenti. Io, ad esempio, guardo agli interessi della città senza interferenze esterne. E mi auguro che l’assessore Gambuzza non si dimetta perchè ha lavorato bene sin qui”.
Pippo Gianni, comunque, va dritto per la sua linea. “Anche senza consiglieri comunali, negli anni ho dato una mano per risolverei problemi di Siracusa. Certo non possiamo tollerare che nostri rappresentanti stiano lì solo per firmare cose su cui il partito non è d’accordo. Su certi temi la discussione deve essere pubblica: ospedale, rifiuti, inquinamento, ato idrico. Con o senza consiglieri e assessori, è uguale. Se Garozzo vuole andare avanti da solo, faccia. Ma se vuole una mano, lo dica: saremo felici anche dall’esterno di poter essere d’aiuto”.