Siracusa, Porto Grande. La Regione fa spallucce per i cassoni ma ad aprile ripartono i lavori. "Stagione turistica a rischio"

Interruzioni, spostamento dei cassoni, blocco totale dei lavori. La riqualificazione del Porto Grande di Siracusa sembra la storia di mille altre incompiute. Opere faraoniche annunciate in pompa magna che poi incespicano negli anni tra pastoie burocratiche, finanziamenti che forse ci sono forse no, difficoltà varie dei gruppi imprenditoriali di riferimento e qualche magagna giudiziaria. Che nel caso dei cassoni della Marina si è risolta, poi, in un nulla di fatto. Ricorderete nel 2010 il sequestro dei pesanti blocchi in cemento e il lungo procedimento penale chiuso nel 2012 con l’archiviazione. Nel frattempo i cassoni sono stati spostati dalle banchine del Foro Italico e lì dovrebbero tornare prima o poi per la prosecuzione delle opere in quella importante porzione di Porto Grande.  Dal 7 giungo dello scorso anno, i lavori sono ripresi nei pressi del molo Sant’Antonio. Ma ora bisogna iniziare a programmare il da farsi anche in zona Marina. Problema: servono 800 mila euro per spostare i pesanti blocchi in cemento. La stima è dell’assessorato regionale alle Infrastrutture. Soldi che il Comune non avrebbe disponibili. L’assessore Cartabellotta, sollecitato dal deputato regionale Enzo Vinciullo, fa sapere che anche da Palermo non ci sono risorse per il Porto Grande di Siracusa. E tira le orecchie ai responsabili comunali del procedimento che non avrebbero inserito “necessità finanziarie o di lavori connessi allo spostamento dei cassoni nella perizia di variante e suppletiva che pure era stata revisionata dopo il dissequestro degli stessi”. Insomma, dalla Regione fanno sapere che il problema è tutto a carico dell’ente attuatore, e cioè il Comune di Siracusa, perchè riguarda l’esecuzione dei lavori. E a Palazzo Vermexio non sono rimasti con le mani in mano.
Ad aprile dovrebbero tornare i cassoni alla Marina. Verranno poi gettati in mare, in modo tale da allungare il braccio della rada, come da progetto. La storica ‘passeggiata’ dei siracusani tornerebbe ad essere chiusa e recintata, come negli anni precedenti il sequestro dei cassoni. E dovrebbe rimanere recintata per 15 mesi. Una tempistica che ha allarmato la parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo. “E’ stato scelto un periodo che potrebbe compromettere la stagione estiva, con l’impossibilità di attracchi di navi o barche. Per evitarlo, l’amministrazione comunale potrebbe chiedere di utilizzare  come area di cantiere lo spazio stradale sottostante, dove far transitare i mezzi, lasciando così la possibilità di ormeggio al naviglio. E si salverebbe, in tal modo, la stagione turistica e si darebbe alla città la possibilità di giovarsi della presenza di tanti visitatori”.
(foto: dal web)