Siracusa. Premiato al Rizza il video vincitore del concorso della Fondazione Siracusa è Giustizia

Il tema della violenza sulle donne al centro del video vincitore del concorso riservato alle scuole e promosso dalla Fondazione Siracusa è Giustizia. “Vivere è un diritto, denunciare un dovere”: cinque i giovani premiati questa mattina.
Nel video, chiari riferimenti alla realtà nazionale e locale come il delitto di Eligia Ardita ad esempio, con una bella foto in primo piano della giovane siracusana che fa emozionare tutta la sala. “Non poteva non essere tra i migliori, il migliore in assoluto – ha dichiarato durante la premiazione, questa mattina, uno dei componenti della commissione, Ornella Fazzina – perché ha saputo unire un forte contenuto con un linguaggio estetico, toccando la sfera emozionale di tutti i componenti della commissione che hanno espresso all’unanimità parere positivo”.
La premiazione nell’Aula Magna dell’Istituto Rizza. Hanno ritirato il premio Pietro Alessi, Giorgio Geracitano, Roberta Zampi, Salvatore Zappulla e Leonardo Zerillo con le loro docenti Maria Luisa Guglielmino, Daniela Castelluccio e il preside Lino Aloscari.
“Ai ragazzi vogliamo dire che la legalità è l’unica modalità di vita che ci garantisce una vita libera, non oppressa da qualcosa o da qualcuno”, ha spiegato il presidente della Fondazione, Ezechia Paolo Reale. “Anche quest’anno – ha aggiunto – abbiamo previsto un riconoscimento in denaro perché il lavoro vada sempre ricompensato; è il riconoscimento di uno sforzo materiale e artistico. Sono contento di questo triennio con le scuole che ha prodotto tanto entusiasmo; chi ha vinto, chi ha perso ma importante è aver fatto parte, tutti, di questa avventura. Anche questo è un modo di stare dalla parte della Legalità”.
Chiara Salomone, magistrato e segretaria della Sezione di Siracusa dell’Anm ha spiegato il primo nemico della legalità. “Sicuramente l’ostentazione, l’apparire superiore all’altro anche fisicamente e la paura. Ecco, non posso che ricordare ai giovani che la legalità, anche se ferita, anche se sempre un passo indietro rispetto agli altri, deve essere il nostro obiettivo e la paura, come diceva Falcone, è importante che venga vinta, sempre”.