Siracusa. Presunti brogli alle regionali, la Procura apre un fascicolo. Gennuso: "Mi batterò fino alla morte"

Approda in Procura la vicenda dei presunti brogli elettorali in provincia di Siracusa in occasione delle ultime elezioni regionali, denunciata dall’ex deputato regionale Pippo Gennuso, convinto che la sua mancata riconferma all’Ars possa dipendere da calcoli errati o, addirittura, da comportamenti discutibili in alcune sezioni. Dopo avere ottenuto dal Cga la possibilità di effettuare delle nuove verifiche, Gennuso ha denunciato alcune settimane fà un episodio che ha definito “intollerabile”: i plichi da controllare sarebbero spariti dall’ufficio del tribunale in cui erano custoditi, a causa della rottura di una tubatura della fognatura che avrebbe reso i documenti carta straccia, inconsultabili. Secondo quanto annuncia oggi l’ex deputato regionale del “Movimento per l’autonomia”, dopo gli esposti presentati  e le richieste ispettive formulate ai Ministri della Giustizia e dell’Interno , i magistrati avrebbero deciso di approfondire la vicenda. I dubbi di Gennuso riguarderebbero, in particolare, i risultati elettorali di Melilli, alla luce di alcune conversazioni informali che avrebbe avuto con alcuni esponenti politici locali. Intanto, per il prossimo 14 gennaio, è fissata la nuova udienza al consiglio di giustizia amministrativa.  “Di fronte a questo imbroglio colossale – conclude l’ex deputato – mi batterò alla morte, perché oltre ad essere stato danneggiato personalmente, è stata calpestata la volontà popolare di diecimila elettori. E questo va contro tutte le leggi dello Stato”.

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