Siracusa. Prima tempio greco poi chiesa cristiana, festa per la Cattedrale unica al mondo

Ha accesso mille curiosità il suggestivo videomapping che riporta in vita il tempio greco inglobato dalal Cattedrale di Siracusa. Per due settimane, dal 25 ottobre, potrà essere ammirato dal crepuscolo, sul prospetto laterale di piazza Minerva e sulla facciata di piazza Duomo della principale chiesa della città. E proprio alla Cattedrale è dedicato l’appuntamento.
Risale al 480 a.C. l’edificazione del tempio di Atena, su cui è stato fondato il Duomo siracusano. Un luogo unico che sarà raccontato da Giuseppe Voza, soprintendente emerito ai Beni culturali di Siracusa, e da don Umberto Bordoni, direttore della scuola Beato Angelico di Milano a partire dalle 19 del 25 ottobre.
Il video mapping è stato realizzato dalla Gobo Service in collaborazione con IBAM (Istituto per i beni archeologici e monumentali) del CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), responsabile scientifico Francesco Gabellone (progetto PON Energia).
“Abbiamo colto al volo la straordinaria opportunità di celebrare un luogo fortemente identitario della nostra città perché testimonia la profonda stratificazione culturale e ciò che essa rappresenta”, ha detto il sindaco Francesco Italia. “La nostra Cattedrale, che ingloba un tempio dorico, è un esempio unico al mondo e ne siamo fieri. Quella a cui assisteremo venerdì prossimo è un’eccellente operazione culturale che terrà insieme passato e futuro. Da un lato, la doppia lectio magistralis di due importanti studiosi ci consentirà di rivivere la storia del monumento; dall’altro, la ricostruzione in video-mapping dell’antico tempio e della sua trasformazione ci proietterà nel futuro perché sarà utilizzata una tecnologia fortemente innovativa, che ci regalerà per due settimane uno scenario di forte attrazione per i siracusani e per i visitatori. Per noi – ha concluso il primo cittadino – è normale ammirare le colonne doriche inscritte nel corpo dell’attuale Cattedrale, in realtà è qualcosa di straordinario che non esiste altrove”.
Don Gianluca Belfiore sottolinea poi come “non si sia pensato di abbattere e ricostruire ma di valorizzare ciò che c’era di bello per elevarlo a Dio. Da 2500 anni questo luogo è dedicato al culto: prima agli dei pagani adesso al Dio cristiano. Peraltro vi è la Cattedra dell’Arcivescovo che rappresenta l’unità della Chiesa locale, l’unità della Diocesi. E’ la chiesa più importante dalla quale si dipartono idealmente tutte le altre comunità che ci sono in Diocesi. E’ bene festeggiare questo evento che ci richiama come Chiesa a metterci di fronte a questo monumento elevato a Dio per potere elevare anche le nostre stesse vite a Dio”.