Siracusa. Primo trimestre 2014, le aziende che chiudono sono più delle nuove. Spingono i giovani

Nonostante segnali di vivacità dei giovani imprenditori, continua il trend negativo: nel primo trimestre chiudono 910 aziende. Analizzando i dati di Unioncamere, relativi al primo trimestre 2014,  i giovani imprenditori di Cna Siracusa evidenziano la tendenza negativa nel saldo tra imprese iscritte ed imprese cessate (-222).  Aumentano leggermente le imprese dei servizi ma continua la flessione dell’edilizia che segna un saldo negativo (-43), del manifatturiero (-34) e del commercio (-160). Anche l’artigianato registra saldi purtroppo negativi (-81 nel trimestre)  con particolare riferimento alle imprese semplici e ditte individuali.
Il dato che emerge nell’ambito delle nuove iscrizioni è positivo unicamente per la porzione di imprese under 35 che vede i giovani ancora proiettati verso forme di auto impiego e portatori di innovazione e coraggio.
Cna Siracusa sottolinea la vivacità imprenditoriale, soprattutto giovanile,  che sorprende nonostante i continui schiaffi subiti dalla nostra provincia in termini di produttività e competitività. Ma è fortissima la difficoltà generale per il sistema produttivo e soprattutto per l’artigianato.
“Sono dati che vanno letti con grande attenzione”, commenta Eleonora Ramondetta, presidente provinciale dei Giovani di Cna Siracusa. “Gli incrementi dei tanti giovani che registriamo in queste settimane non riescono a compensare la perdita di aziende che si è avuta nell’ambito del sistema generale delle imprese e molte delle nuove iscrizioni sono, di fatto, imprese per necessità tentate da chi ha perso il lavoro o da forme di lavoro irregolari. Mentre quelle che chiudono o si ridimensionano sono imprese strutturate e con dipendenti”. Le imprese artigiane, ed anche il commercio, sono in netta difficoltà “perché scontano una politica recessiva e di forte calo dei consumi con un aumento vertiginoso di tasse e balzelli di ogni tipo. Questi numeri dimostrano però la tendenza dei giovani siracusani ad affrontare le difficoltà nonostante tutto e la mancanza di condizioni reali di sviluppo”.
Per Giampaolo Miceli, coordinatore dei giovani di Cna “basta con questo continuo clima da campagna elettorale, occorre ritrovare di stabilità su tutti i livelli di governo del territorio. Guardiamo con apprensione le tensioni nazionali, regionali ed addirittura locali e auspichiamo unicamente serenità e responsabilità, per definire e condividere la nuova programmazione 2014/2020 e portare a risultato i tanti sforzi di coesione fatti negli anni con le programmazioni strategiche i distretti e le politiche di area vasta”.