Siracusa. Princiotta: "Talete e Calafatari, cosa si nasconde dietro alcune scelte?

Un atto di indirizzo sulla futura ristrutturazione del parcheggio Talete. Lo ha presentato, circa 9 mesi fa, la consigliera comunale del Pd, Simona Princiotta, insieme ad altri 8 consiglieri comunali. “Il regolamento del consiglio comunale – spiega la Princiotta – prevede che quando un atto d’indirizzo o una richiesta allineatore del giorno è firmata da 1/5 dei consiglieri (in questo caso otto) segue una procedura d’urgenza che vede affrontare l’esposto all’ordine del giorno entro i seguenti 20 giorni non passando dalla conferenza capigruppo”.
La Princiotta continua: “L’imprenditore che si sta occupando di ristrutturare il futuro albergo che sorgerà all’interno dell’ex Palazzo delle Poste, con una delibera del 2009 circa, aveva stipulato un accordo con l’amministrazione comunale. In cambio delle autorizzazioni necessarie per la ristrutturazione, l’imprenditore, concedeva circa 700 mila euro di lavori da canalizzare sul parcheggio Talete. Tutto quanto presente in quella delibera – continua la consigliera del Pd – risulta, a distanza di anni, essere obsoleto. Proprio per questo motivo e sollecitata da varie associazioni siracusane, tra le quali l’osservatorio civico, ho ritenuto opportuno mettere al vaglio questa richiesta. Ma il presidente del consiglio Sullo – dichiara Simona Princiotta – ha censurato la mia richiesta inserendo, invece, degli ordini del giorno presentati solo pochi giorni addietro continuando a non far approdare in aula questo argomento. A questo punto mi domando, lecitamente – asserisce la Princiotta – cosa spinga il presidente del consiglio a mettere in atto un vero e proprio abuso di potere impedendo, tramite la censura, che questo delicato argomento approdi in aula. E’ lecito comprendere quali interessi economici siano nascosti dietro determinate azioni. Dopo l’abbattimento del ponte Calafatari, che a quanto pare non era neanche necessario, è palese chiedersi da cosa siano dettate determinate azioni e scelte”. La Princiotta conclude  domandandosi se “ci sono forse accordi ufficiosi tra imprenditore e qualche personaggio politico sull’operazione del ponte dei Calafatari e del Taleete?”.