Siracusa. Prostituzione, controlli serrati dei carabinieri: identificate 7 donne

Segnalazioni, sempre più numerose, negli ultimi giorni, da parte di cittadini che chiedevano l’intervento delle forze dell’ordine per contrastare una situazione di degrado che si è venuta a creare, nel tempo, lungo la strada provinciale 14, la strada che dal capoluogo conduce a Canicattini, come all’ingresso della città. In prossimità di una rotatoria,diverse prostitute esercitavano la propria attività nell’area, con le conseguenze del caso anche in termini di aspetti igienico-sanitari. Ieri pomeriggio gli uomini agli ordini del comandante provinciale dei carabinieri, Luigi Grasso sono intervenuti, bloccando e identificando tre donne, di nazionalità nigeriana, tutte con regolare permesso di soggiorno, che si proponevano agli automobilisti di passaggio. Tra loro anche una diciottenne che, per riposarsi, utilizzava una vecchia sedia, circondata da rifiuti di ogni genere. Discarica a cielo aperto che i militari hanno segnalato all’Igm, la ditta che gestisce il servizio di igiene urbana, perché provveda alla rimozione dei rifiuti. In serata, nuovi controlli, questa volta all’interno del centro urbano, nei pressi di viale Paolo Orsi e di viale Ermocrate. Anche in questo caso sono state identificate delle donne, una nigeriana e tre italiane, che attendevano l’arrivo di “clienti” all’ingresso sud della città. Nei prossimi giorni saranno valutate eventuali misure di prevenzione personale, che al momento non sono state assunte. I controlli proseguiranno, “con lo scopo di prevenire tutte le situazioni di degrado che possano costituire il prodromo di forme di illegalità e problematiche di tipo igienico-sanitario”. “Anche nello specifico settore -spiega il colonnello Luigi Grasso- è indispensabile agire costantemente e con determinazione, nel tentativo di prevenire forme di degrado ambientale che possono alimentare forme di illegalità e costituire nocumento per la salute anche per chi esercita, specie sulla pubblica via, la prostituzione talvolta in condizioni igienico sanitarie non adeguate”