Siracusa. Question time in consiglio comunale, allagamenti a Epipoli: "Lavori da 85 mila euro in 75 giorni"

Ventidue  le interrogazioni discusse nel corso del lungo consiglio comunale di ieri.
Tutte proposte da Alfredo Foti le prime tre interrogazioni. Con la prima ha chiesto se fosse stato avviato l’iter per il Piano di utilizzo del demanio marittimo, chi sia il responsabile del procedimento e il termine entro cui si intende concluderlo. Foti ha ricordato che con decreto assessoriale, il numero 319 del 2016, la Regione ha dettato le disposizioni che i comuni sono tenuti a rispettare.
L’assessore all’Urbanistica, Antonio Moscuzza, ha risposto evidenziando come sulla materia manca certezza normativa e anche gli incontri con gli uffici regionali non sono stati risolutivi. L’Amministrazione, inoltre, ha evidenziato errori anche nelle aree demaniali indicate in cartografia. Nella replica di Foti si è dichiarato insoddisfatto perché non è stata data risposta a nessuna delle questioni sollevate.
Con la seconda il consigliere ha chiesto se siano previsti interventi, dopo il nubifragio del settembre scorso, per la scuola Giaracà di via Gela. I lavori dovranno rientrare tra quelli finanziati con i risparmi sui costi del consiglio comunale destinati all’edilizia scolastica. L’argomento non è stato trattato perché lo stesso Foti ha detto di avere già avuto risposta dagli uffici.
Foti infine ha interrogato l’Amministrazione sui tempi di completamento delle banchine 2 e 3 del Porto grande. La 2, soprattutto, secondo il consigliere rischia di non essere completata per l’instabilità dei fondali e sul punto ha lamentato il silenzio della commissione consiliare competente. La questione è stata affrontata con una sua interrogazione dal consigliere Acquaviva, che ha evidenziato le conseguenze economiche dei ritardi nei lavori.
La risposta è arrivata dall’assessore ai Lavori pubblici, Pierpaolo Coppa. La banchina 3 dovrebbe essere completata entro il 15 luglio mentre le opere sulla 2 sono sostanzialmente sospesi. È stata predisposta una perizia di variante inviata alla Regione per l’approvazione.

La quarta interrogazione portava la firma di Alessandro Acquaviva; era dedicata al piano acustico comunale e all’adeguamento del regolamento vigente. Alla base dell’iniziativa del consigliere, i casi segnalati di inquinamento acustico e il mancato adeguamento alle nuove normative.
Per la parte politica, ha risposto l’assessore Coppa, il lavoro sul regolamento è praticamente finito. Dopo un lungo immobilismo, l’Amministrazione lo scorso aprile ha dato l’input ed è stata svolta una ricognizione per la classificazione acustica delle zone. Sono già stati sentiti gli altri enti interessati; adesso toccherà alle organizzazioni sociali. Poi la parola passerà ai tecnici per mettere a punto la proposta.

L’ultimo intervento di Acquaviva ha riguardato il solarium di villetta Aretusa, autorizzato per uso elioterapico ma luogo di ritrovo fino a tarda notte. Tre i quesiti sollevati sulla base di sentenze di diversi Tar: se la struttura non costituisca una barriera visiva e l’ammontare degli oneri di urbanizzazione versati al Comune; se il solarium, per le sue caratteristiche, non richieda un permesso a costruire; se non si ritenga di revocare, in autotutela, l’autorizzazione.
Sulla destinazione elioterapica della struttura, ha risposto l’assessora alle Attività produttive, Silvia Spadaro, che ha assicurato circa la regolarità del solarium e ha chiarito come in queste attività sia consentita dalla legge la somministrazione fino alle 2 del mattino.
In merito agli altri aspetti, l’assessore al Centro storico, Francesco Italia, dopo avere ricordato che il solarium cade in zona demaniale, ha chiarito che la questione è allo studio dei tecnici in quanto si tratta di strutture non direttamente assimilabili alle altre e, quindi, gli oneri a carico dei gestori necessitano di una specifica regolamentazione, che è attualmente allo studio. Italia ha sottolineata l’importanza che i solarium, quindi la fruizione del mare in città, stanno ricoprendo per il successo turistico di Siracusa.

Un’interrogazione di Stefania Salvo ha ripreso il contenuto di una sua mozione discussa il 6 marzo dal consiglio comunale e relativa ai contratti assicurativi del Comune. Oggi la consigliera ha chiesto di sapere se siano stati predisposti i bandi di gara per i servizi scaduti o in scadenza e quello per l’individuazione del broker.
Lapidaria la risposta del dirigente Natale Borgione per conto dell’Amministrazione: “C’è un provvedimento all’esame della Giunta”.

Cetty Vinci ha chiesto notizie sull’istituzione del Parco della Neapolis e sull’utilizzo dei fondi dello sbigliettamento.
L’assessore Italia ha chiarito che il Parco finora è rimasto sulla carta e che dal 2014, scaduta la convenzione, i soldi della vendita dei biglietti d’ingresso vengono incamerati dalla Regione, la quale, a differenza del passato, non li ha più redistribuiti ai Comuni. La questione riguarda tutta la Sicilia e i tentativi espletati per avere le somme spettanti sono risultati inutili.
Replica della consigliera Vinci che, nel dichiararsi insoddisfatta, ha annunciato una richiesta di seduta di consiglio comunale aperto ai deputati regionali affinché si facciano carico del problema.

Salvo Sorbello ha sollevato la questine della mancanza dei piani generali, in particolare: piani urbani del traffico, della mobilità e della mobilità sostenibile, il piano di utilizzo del demanio marittimo e il piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Quanto al piano urbano commerciale, Sorbello ricorda di avere presentato un’interrogazione già nel 2015 che è rimasta senza risposta.
L’assessore alla Mobilità, Salvatore Piccione, ha ricordato che l’Ente si è dotato già nel 2010 degli atti tecnici per Put e Pum, atti che non hanno avuto seguito e che adesso vanno rinnovati anche alla luce delle norme sull’inquinamento più stringenti. I progetti comunque sono stati approntati e l’iter si trova nella fase della consegna alle parti interessate per il loro parere. Poi ci sarà il passaggio in Giunta.
Quanto al Peba, ha ammesso l’assessore Coppa, l’iter è indietro. Passi in avanti, ha detto invece l’assessora Spadaro, sono stati fatti per il Puc: l’Ufficio commercio ha completato il suo lavoro e lunedì gli atti passeranno all’Urbanistica per la stesura del progetto.
Replica di Sorbello: “Sulla base di cosa, allora, si stanno rilasciando eventuali autorizzazioni se mancano i piani di riferimento?”.

Tre le interrogazioni a firma di Giuseppe Impallomeni. Con la prima, rivolta all’assessore alla Polizia municipale, ha toccato la questione delle auto abbandonate lungo le strade cittadine e mai rimosse.
Gli interventi, ha risposto l’assessore Piccione, sono costanti; i risultati ottenuti sono soddisfacenti e non si registrano particolari lamentele.

Con la seconda Impallomeni ha evidenziato le carenze igieniche e strutturali del cimitero, questione tornata di attualità in queste ore.
Sui recenti fatti accaduti nella camera mortuaria, l’assessore Coppa ha confermato che ci sarà un’ispezione amministrativa per fare luce sulle responsabilità. Più in generale, in un quadro di carenti risorse finanziarie, per portare efficienza, in questi giorni si sta riorganizzando l’ufficio così da condurre sotto una sola competenza sia servizi sia gli interventi strutturali.
Con la terza interrogazione Impallomeni ha chiesto di conoscere quali iniziative l’Amministrazione abbia intrapreso nei confronti di Anas e Cas per la mancata pulizia dalla erbacce, che sono anche causa di incidenti, sull’autostrada Siracusa-Rosolini nel tratto ricadente nel territorio siracusano.
L’assessore Piccione ha chiarito che il Comune non ha alcuna competenza sull’autostrada ma si è impegnato ad attivarsi immediatamente nei confronti di Anas e Cas.

Quali sono i dati relativi al progetto sui semafori intelligenti, quali i costi per l’Ente e quale programmazione è stata approntata elaborando le informazioni raccolte: questa la prima tre interrogazioni proposte da Salvatore Castagnino.
Sul punto, l’assessore Piccione ha ricordato che i nuovi semafori sono stati collocati in 13 incroci, che non ci sono stati costi per il Comune in quanto il progetto è stato interamente finanziato e che la loro gestione comporta risparmi dell’80 per cento rispetto ai vecchi impianti. Quanto ai dati, vengono elaborati in remoto dalla ditta che ha appaltato l’opera e si sta lavorando alla soluzione di alcune criticità nella raccolta della informazioni.

La seconda ha toccato il problema degli allagamenti causati delle piogge ad Epipoli. Castagnino ha chiesto di sapere se esista un progetto esecutivo e in cosa consista, i tempi di realizzazione, i costi e la copertura finanziaria. Sull’argomento è intervenuto anche Alberto Palestro con una sua interrogazione.
Il progetto – ha detto l’assessore Coppa – che consiste nel convogliare le acque in alcuni punti verso due canali di gronda, non è risolutivo di tutta la problematica ma è nella fase esecutiva: si attende il parere del Genio civile. Costerà 85mila euro e potrà essere realizzato in 75 giorni.
Nelle repliche, Castagnino ha espresso il convincimento di essere in ritardo rispetto al prossimo autunno; Palestro ha chiesto che fino abbiano fatto il progetto, più adeguato, di costruzione di un grande collettore per le acque piovane e quello sulla ripavimentazione di viale Epipoli.

Col terzo intervento Castagnino ha parlato del Bando di riqualificazione urbana dal quale il Comune sarebbe stato escluso per il mancato rispetto della convenzione e dei termini in essa contenuti. Il programma prevedeva interventi di riqualificazione in viale dei Comuni, via Giarre, lavori alla palestra della scuola di via Calatabiano, al campo sportivo di viale dei Comuni e 42 alloggi. Le opere sarebbero state finanziate per 4,9 milioni da Stato e Regione, per 1,7 milioni dai privati e per 900mila euro da Comune e Iacp.

La risposta a questa interrogazione sarà data per iscritto dall’assessore Gianluca Scrofani, competente sulla materia, ieri assente per gravi motivi personali.

Salvo Sorbello ha poi sollevato il tema del bando sulle start-up, chiedendo i numeri dell’iniziativa, se siano state fatte verifiche circa il rispetto del regolamento, se ci siano state i controlli previsti e se siano intervenute revoche, riservandosi poi di inviare alla Corte dei conti l’intera documentazione.
Nei tre bandi, ha risposto l’assessora Spadaro, sono stati finanziati 43 progetti (pari a 430mila euro): 24 sono attivi, 12 sono in fase di avvio, 2 sono stati interrotti e 4 non sono partiti per rinuncia dei proponenti. I controlli sono stati effettuati regolarmente, anche con la collaborazione della Guardia di Finanza. Il Comune deve ancora recuperare 18mila euro su un totale di 34mila. Dal bando in corso, relativo alla quarta annualità, a garanzia del Comune, è stato previsto il versamento di una fideiussione bancaria.

Ancora Sorbello ha chiesto chiarimenti sulle mancate convenzioni con le società che erogano servizi sociali e sulla legittimità del costo unico giornaliero. “Come fa il Comune ad erogare somme in assenza di convenzioni?”, si è chiesto.
L’assessore alle Politiche sociali, Giovanni Sallicano, ha risposto che il Comune ha sempre lavorato senza convenzioni anche per la difficoltà nel trovare un’intesa con la Regione sull’ammontare delle somme per i comuni e sulla tariffe. Infine ha aggiunto di ritenere legittimo il costo unico giornaliero corrisposto per i servizi.

Alberto Palestro ha affrontato la gestione del verde pubblico, per sapere quali controlli vengono effettuati, se vengono rispettati i capitolati di gara e quali provvedimenti vengono adottati per eventuali violazioni.
L’assessore Coppa ha detto di non essere pienamente soddisfatto della qualità del servizio offerto dalle 5 ditte vincitrici degli appalti ma ha rassicurato sui controlli e sulle sanzioni che sono erogate. Tuttavia, l’ufficio necessita di una profonda riorganizzazione perché oggi è affidato a un solo dipendente, ampiamente insufficiente rispetto al carico di lavoro.

Ancora Palestro ha chiesto chiarimenti circa il blocco di nuovi ingressi nei centri anziani per generici ragioni di sicurezza.
L’assessore Sallicano, dopo evidenziato la buona qualità del servizio considerato migliore che in altre aree d’Italia (anche se si registra un calo di iscrizioni e di attività), ha negato che ci siano motivi di sicurezza che impediscono nuove adesioni.
Replica di Palestro, che ha letto una nota del mese di ottobre di contenuto opposto a firma del dirigente del settore.
Controreplica dell’assessore: si tratta di una lettera superata “come io stesso ho messo per iscritto”.

Palestro ha toccato anche il problema dell’assenza di linee di trasporto per Tivoli e, in generale, dei cattivi collegamenti con le zone extraurbane.
L’assessore Piccione, nell’evidenziare che la competenza è dell’Ast, ha ricordato che Tivoli non è del tutto isolata perché raggiunta da una corsa, che però non si spinge in tutte le zona della contrada in quanto mancano gli spazi per le manovre dei bus. Il problema esiste, ha però ammesso, annunciando che è allo studio una soluzione che porti efficienza e tempi di percorrenza adeguati. Quanto alle altre aree extraurbane, si punta sull’introduzione di tre nuovi bus da 50 posti per i collegamenti turistici con la zona nord della città, con il castello Eurialo e con Cassibile-Fontane Bianche.

Ultima interrogazione affrontata è stata di Sorbello ed è stata dedicata al problema del randagismo, esteso in città nonostante un costo annuo per l’Amministrazione vicino al milione di euro.
L’assessore alle Politiche sanitarie, Moscuzza, ha letto una dettagliata relazione. Quanto fatto dal Comune risponde alla previsioni di legge, ha detto, evidenziando poi alcune criticità. Una di queste è rappresentata dalle sterilizzazioni: oggi si tengono solo 2 sedute la settimana, una per ciascun canile esistente (entrambi privati), e si sta tentando un’intesa con l’Asp per programmarne una terza. Inoltre vanno ripensati i progetti di adozione (inefficace per i cani oltre i due anni di età) e del cane di quartiere. Prossimi obiettivi: i regolamenti sul benessere degli animali e sulla custodia dei cani lattanti.