"Siracusa quinta provincia più ricca d'Italia. Qui i salari reali sono più alti". Quando la matematica sembra una beffa

Siracusa, quinta provincia più ricca in Italia . Non si direbbe. Non lo dicono i dati relativi alle imprese che chiudono battenti, ai lavoratori che perdono il proprio posto, ai giovani in cerca di prima occupazione. Lo dicono, però, i risultati di una classifica stilata dalla Banca d’Italia e pubblicata dal Corriere della Sera. Una classifica che focalizza la propria attenzione sui salari, quelli nominali ma soprattutto quelli reali. Numeri, quindi, da leggere e interpretare con attenzione. Si parte dal presupposto che in Sicilia la disoccupazione giovanile arriva al 55 per cento e che, per fare un esempio, a Ragusa il reddito a disposizione delle famiglie è la metà rispetto a quello che si registra a Milano. Tre volte più alta la disoccupazione. Eppure i risultati sembrano ribaltarsi se dai salari nominali si passa a considerare quelli reali. Bolzano è la provincia con i salari nominali più alti d’Italia. La classifica la pone, tuttavia, al posto numero 92, perché nel calcolo del dato si considera la differenza del costo della vita . Stessa dinamica vale per Aosta, che si piazza alla 95esima posizione. Viceversa,  Crotone, che è alla posizione 95 in termini di salari nominali, se si passa a considerare quelli reali sale al secondo posto. Questa è la dinamica che determina il posizionamento della provincia di Siracusa al  quinto posto della classifica nazionale delle “province più ricche” e dei “salari più alti”. A qualcuno sembrerà una beffa, che si aggiunge al danno.  E’, però, una questione di potere d’acquisto. Per spiegare meglio il passaggio si fa l’esempio di un cassiere di banca, che a Ragusa può essere inferiore del 7, 5 per cento rispetto ad un collega milanese. Ma è differente il costo della vita. Per avere lo stesso potere d’acquisto del cassiere ragusano, quindi, il collega di Milano dovrebbe arrivare a guadagnare fino al 70 per cento in più. Tra le dieci province italiane con i piu’ alti salari reali le meridionali sono sei. La prima è Caltanissetta. Tra le siciliane ai primi posti figura anche Enna. Questi dati vengono definiti dagli esperti anomali rispetti a Paesi nei quali i salari sono allineati alla produttività, con il risultato di un tasso di disoccupazione con minori differenze tra i territori. E’ l’Italia delle “distorsioni, delle iniquità e delle inefficienze”.