Siracusa. Raccolta differenziata, si cambia: la svolta nella nuova gara, ecco i dettagli

Mentre sono ancora in corso le procedure di ritiro e consegna di carrellati e mastelli per i residenti di Grottasanta, per potere poi avviare la differenziata in tutto il centro abitato, il Comune di Siracusa ha deciso quale sarà la fase due. Ed è una correzione di tiro, chiesta a gran voce. Nel nuovo bando di gara, che dovrebbe essere pronto entro l’estate, la raccolta porta a porta viene estesa a contrade come Isola, Arenella, Terrauzza, Fanusa, Ognina e Fontane Bianche. Il sistema di prossimità, proprio in quelle aree, ha svelato tutti i suoi limiti per cui diventa necessario correggere la rotta con la nuova gara per l’affidamento pluriennale.
Intanto continua il pressing dell’Ufficio Ecologia su Tekra: “da due mesi chiediamo al gestore delle vere bilance per facilitare le operazioni di pesa nei centri comunali di raccolta”, spiega l’assessore Pierpaolo Coppa. Le attuale, piuttosto ridotte nelle dimensioni, concorrono a creare lunghe code e attese a Targia ed Arenaura.
Chiarito, intanto, il “caso” sacchetti: possono essere utilizzati quelli semitrasparenti nel rispetto della privacy ma anche della esigenza di controllo. Ritrovarsi impossibilitati a conferire per pessima qualità della frazione raccolta i rifiuti significa ritrovarsi con i camion carichi ed impossibilitati quindi a raccogliere quello che, quotidianamente, finisce comunque in strada. Ed ecco anche svelate le ragioni dell’aumento dei giorni di permanenza su pubblica via dei sacchetti di rifiuti. Sicula Transport non accetta diversi “carichi” provenienti da Siracusa perchè la differenziata è di qualità pessima, con vetro nell’organico e confusioni simili.
Quanto ai cassonetti che non si trovano più in aree come contrada Monasteri, Carancino, Spinagallo e Capocorso il sospetto dell’amministrazione è che si tratti di azioni di boicottaggio per non perdere il beneficio che in bolletta Tari viene assicurato a chi si trova distante più di 1km dai punti di raccolta rifiuti autorizzati (cassonetti o isole ecologiche). “Sostituiamo i cassonetti, ma puntualmente vengono dati alle fiamme”, dice ancora l’assessore Coppa ipotizzando che possa non trattarsi di semplici coincidenza.