Siracusa. Resort ad Ognina, gli ambientalisti: "un agglomerato di ville più esteso di Ortigia"

Botta e risposta tra il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, e gli ambientalisti raccolti nel cartello di associazioni Sos Siracusa. Se il primo cittadino, presentando la conferenza dei servizi di martedì, istruttoria per il progetto di resort ad Ognina, si mostra possibilista e con realismo invita a valutare le carte prima di esprimere pareri, gli ambientalisti tornano alla carica.
Tra le righe del comunicato firmato da Garozzo temono di leggere l’anticipo di un “si” alla variante al Prg e quindi il via libera al progetto. E sulla presunta differenza tra questa vicenda e quella della Pillirina (Garozzo parla di progetto sostenibile, ndr), Sos Siracusa punta i piedi. “E’ tutt’altro che sostenibile. Questo risulta dalla documentazione depositata presso gli uffici comunali che abbiamo esaminato con attenzione. Su 148 ettari di terreno disponibili, il progetto prevede l’utilizzo di oltre il 90% (136 ettari, ndr), fra la costruzione degli edifici e la realizzazione di un campo da golf”, spiegano gli ambientalisti.
“Un agglomerato di ville a due piani che per estensione supererebbe di quasi una volta e mezza l’isola di Ortigia ,che misura circa 100 ettari. Edifici che, come candidamente ammesso dalla stessa società nella proposta presentata al Comune, potranno essere venduti agli stessi soci del golf club quali edifici residenziali. Una storia già vista e sentita più volte negli anni passati, dalla Bussola al Selenia, da Isola Blu a Villaggio San Lorenzo. Se così fosse, si tratterebbe di una nuova speculazione edilizia alla luce del sole in una zona costiera su cui insistono vincoli paesaggistici ed archeologici”, ruggiscono da Sos Siracusa. “Non solo, oltre 13 ettari di terreni da edificare (ZCV1-zona di concentrazione volumetrica 1, ndr) ricadrebbero nella fascia costiera tra i 150 e i 300 metri dal mare. E la proposta di variante all’attuale Prg per permettere lo spostamento della strada provinciale che collega Ognina a Fontane Bianche, risulta incompatibile con l’attuale e vigente Piano Paesaggistico e impedirebbe per sempre la vista del mare lungo quel tratto di costa”.
Alcune delle associazioni aderenti al coordinamento Sos Siracusa presenteranno richiesta di partecipazione alla conferenza dei servizi di giorno 8 settembre, per verificare dall’interno lo svolgimento dell’iter istruttorio del progetto in questione e vigilare sul rigoroso rispetto delle norme di tutela.
Abbiamo intervistato Paolo Tuttoilmondo, presidente di Legambiente Siracusa.