Siracusa. Resort alla Pillirina, tira e molla tra Comune e Regione. Partita aperta

Il resort che Elemata voleva realizzare alla Pillirina torna questione di attualità. Nelle settimane scorse, dagli uffici regionali dell’Urbanistica hanno inviato al Comune di Siracusa una comunicazione con cui – in sintesi – si adombrava la possibilità di nominare un commissario ad acta se da palazzo Vermexio non fosse stata rimessa in moto la procedura amministrativa sul piano di lottizzazione presentato dalla società del marchese svizzero De Gresy. Un altro colpo dopo la bocciatura regionale della cosiddetta variante della bellezza, l’atto votato dal Consiglio Comunale nel 2011 che “bloccava” l’area e il relativo progetto di megaresort.
Dopo una iniziale sorpresa per la nuova presa di posizione degli uffici regionali, il Comune di Siracusa è pronto alla replica. Un articolato faldone corredato da pareri e riferimenti normativi che sta per essere inviato a Palermo. Il principio è semplice: variante della bellezza o meno, non si può portare in Consiglio un piano di lottizzazione su di un’area su cui insiste il vincolo del piano paesaggistico e che è stata inserita dalla stessa Regione tra le riserve terrestri.
In effetti sulla vicenda Palermo pare muoversi senza un coordinamento tra uffici. Da una parte, Beni Culturali e Ambiente hanno seguito negli anni la linea dell’inedificabilità mentre l’Urbanistica sembra andare verso un’altra direzione.
Sarà, intanto, il Tar a decidere sul ricorso presentato da palazzo Vermexio contro la bocciatura della variante della bellezza. “Ma Siracusa non ha chiesto la sospensiva e la riserva non è stata ancora formalmente istituita, manca la perimetrazione”, obiettano proprio dagli uffici regionali dell’Urbanistica.

(nella foto alcuni dei terreni su cui il resort dovrebbe sorgere)