Siracusa. Riapertura delle scuole: in provincia troppe difficoltà, famiglie nel caos

Deludono, almeno in parte, le decisioni assunte dal Governo per la riapertura delle scuole. Le parole del premier Giuseppe Conte e del ministro Lucia Azzolina aprono una serie di scenari di difficile applicazione, secondo i dirigenti scolastici, nel territorio. Chiara da questo punto di vista la dirigente scolastica del liceo Einaudi Teresella Celesti. “Ci saremmo aspettati misure differenziate- ammette- magari sulla base delle diverse situazioni che si registrano nelle regioni quanto a contagi. In Sicilia, ad esempio, speravamo che potessero essere attuate forme meno restrittive e più costruttive”. La dirigente Celesti ricorda che “certamente occorrerà adesso fare i conti con una nuova tipologia di convivenza con il Covid”. Nel territorio, alle difficoltà che riguardano tutti, si aggiungono quelle specifiche, legate ad esempio, per gli istituti superiori, alle condizioni in cui versa l’ex Provincia, oggi Libero Consorzio, dal  punto di vista finanziario. “Difficilmente- fa notare la dirigente scolastica- potrà farsi parte utile. Lo stiamo facendo noi, per tentare di accedere a fondi che possano essere utilizzati per le nuove esigenze delle scuole.  Difficile immaginare di poter essere pronti per settembre”. Il problema più serio sarà la necessaria “alleanza da creare tra scuola e genitori. Gli ingressi diversificati, gli eventuali doppi turni non credo affatto siano compatibili con l’organizzazione delle famiglie e sociali. O si lavora, o si occupa dei figli, soprattutto i minori, che non hanno nemmeno la possibilità di spostarsi in autonomia”. Potrebbe essere utile, secondo la preside siracusana, un potenziamento della rete dei trasporti interni alla città e per i pendolari. “Anche in questo caso, tuttavia, dobbiamo fare i conti con situazioni locali che di certo non consentono di attuare tutto questo in tempi celeri. Gli enti locali, peraltro,sono pachidermici. Al Comune, e nel dettaglio al sindaco, Francesco Italia, ho chiesto uno sforzo in più, ma pare che i fondi non siano ancora arrivati”. Molto dipenderà dalla disciplina di studenti e delle loro famiglie, a partire dalla necessità, se non si è in perfette condizioni di salute, di non presentarsi a scuola. L’istituto retto dalla dirigente Celesti ha acquistato termoscanner con telecamere. Cambieranno le regole di accesso ai locali scolastici, tutti perfettamente in fila, ad esempio. Molto più complesso, se non impossibile, far rispettare la distanza sociale di un metro tra i ragazzi. “Anche per altre proposte, come i gruppi di apprendimento- prosegue la dirigente- occorrerebbe rendersi conto che servirebbe il doppio del personale”. Insomma, tutto lascia presagire che si prospetta un altro anno scolastico di non semplice gestione. La certezza è la data di inizio delle lezioni, il 14 settembre prossimo. Il resto sarà organizzato proprio in queste settimane. Nell’aria anche l’idea di provvedere alla realizzazione di nuovi moduli prefabbricati per avere gli spazi adesso necessari. Solo una proposta, al momento, sebbene la realizzazione preveda tempi brevissimi e costi abbordabili.