Siracusa. Riaprire la sede storica del Gargallo? Si può, interventi al piano terra

L’obiettivo è ambizioso, ancorchè difficile: tirare fuori dall’oblio in cui è piombato lo storico edifico che ospitava il liceo Gargallo. Con poco meno di 25mila euro prelevati dal fondo di riserva del sindaco, è stato dato il via libera ai lavori che dovrebbero consentire la riapertura del piano terra. Niente da fare per gli altri due livelli, tuttora privi di impianti, pavimenti e finiture.
Costruzione quattrocentesca, nel suo nucleo originario, riadattata negli anni anche alla nuova funzione scolastica dopo esser stata convento, doveva essere oggetto di un restauro che nei primi anni 2000. Un intervento che doveva concludersi nel giro di poco tempo ma che in realtà non ha mai conosciuto fine ed alimentato mille polemiche per gli interventi posti in atto. Tanto da far muovere anche l’autorità giudiziaria dopo l’esposto di ArcheoClub.
Per il Comune di Siracusa si tratta di un intervento prioritario per due ragioni: anzitutto perchè è un edificio di rilevanza storico-artistica-culturale; e poi perchè più tempo passa con le porte chiuse, più si ammalorano gli interventi già completati. E proprio il piano terra è stato pressochè ultimato, mancando “dettagli” che possono essere definiti con questo intervento di Palazzo Vermexio come la revisione ed integrazione dell’impianto elettrico, prese, punti luce e quadretto. E poi il piano terra potrà riaprire.
Per farne cosa? “Creare manifestazioni culturali”, spiega il provvedimento del Comune che individua quella strada per la rinascita dell’edificio “dopo decenni di torpore e di abbandono”.
L’assessore Fabio Granata, che da tempo segue da vicino la vicenda, saluta con soddisfazione questo primo momento di nuova attenzione. Ed annuncia prossimi interventi anche per il palazzo della cultura di via Maestranza, Palazzo Impellizzeri.