Siracusa. Riaprono le scuole, in classe col freddo: riscaldamenti, disposti i controlli

Come era facile prevedere, alla riapertura delle scuole dopo la lunga parentesi festiva ed il gelo dei giorni scorsi è subito freddo. Nel vero senso della parola. Insegnanti e studenti, nella stragrande maggioranza dei casi, hanno trovato ad accoglierli locali non riscaldati per problematiche varie. Tardive le richieste di verifiche e controlli, partite proprio a ridosso della riapertura.
E così si torna in classe con stufe (dove possibile) o coperte. Dagli istituti comprensivi alle scuole superiori, il tema è lo stesso. Termosifoni spenti, non funzionanti, caldaie non revisionate, carichi di gpl o metano non sufficienti: tante e diverse le problematiche, con la minaccia di scioperi alle superiori e proteste dei genitori dei ragazzi che frequentano medie ed elementari. Per onore di cronaca è giusto dire che in alcune scuole, dove è stato possibile, i dirigenti hanno disposto l’accensione dei riscaldamenti sin da giorno 5.
Il Codacons ha diffidato i sindaci siciliani, i Liberi Consorzi ed i Prefetti a “non permettere l’apertura delle scuole in assenza di verifiche puntuali e di garanzie precise rispetto alla salute e alla sicurezza degli utenti”.
Stessa posizione a Siracusa dei consiglieri comunali Michele Buonomo, Andrea Buccheri e Salvatore Costantino che si sono rivolti all’assessore alle Politiche Scolastiche, Pierpaolo Coppa e, per gli istituti superiori, al Libero Consorzio Comunale. Dal Comune è arrivata subito la risposta: da questa mattina, uffici mobilitati per i controlli del caso.