Siracusa. Sacramento e la strada chiusa per rischio crollo: "riaperta entro la bella stagione"

La chiusura di un tratto di via lido Sacramento, a sud del capoluogo, rende evidente la minaccia del rischio idrogeologico. L’intera linea di costa, specie all’interno del porto Grande, risente del problema. La preoccupazione è che le chiusure di strade potrebbero divenire l’ordinario da qui a breve se non si interverrà per tempo per mettere in sicurezza la falesia.
“Il fenomeno non è purtroppo nuovo. Anzi, quel rischio è ben noto trattandosi di un pericolo annunciato”, lamentano gli esponenti del MeetUp Siracusa del MoVimento 5 Stelle. “Spiace constatare che, a dispetto di allarmi e denunce pubbliche ripetute negli anni, non si sia mosso un dito. E certo la soluzione non può essere rappresentata dalla chiusura di strade o dall’apposizione di cartelli che informano del rischio crollo. Per cui, chiediamo al sindaco di informare la città sulle intenzioni dell’amministrazione nell’immediato, anzitutto per mettere in sicurezza e riaprire quel tratto di strada. Ci sono anche attività commerciali nell’area, danneggiate ora da quanto accaduto”. La risposta dell’amministrazione non si fa attendere e arriva nel corso di una telefonata in diretta del sindaco, Francesco Italia, su FMITALIA. “Dobbiamo capire l’entità dei lavori necessari e chiaramente procedere nel più breve tempo possibile”, il principio espresso a più riprese. I tempi dipenderanno dall’entità dei lavori e c’è quindi da sperare che non si stia intervenendo troppo tardi. “Ma quel tratto di strada, in ogni caso, non può e non deve rimanere chiuso a lungo. Interverremo con solerzia su via lido Sacramento e capiremo a quali fondi attingere, ma lo faremo in fretta. Il bilancio è approvato, la capacità di azione dell’amministrazione è fluida”, ha aggiunto il primo cittadino assumendo un impegno preciso: “prima della bella stagione, quella strada deve essere sistemata, compatibilmente all’entità dei lavori da compiere”.
Il caso di via lido Sacramento è però solo il primo di una serie – già nota – che potrebbe rivelarsi la vera emergenza degli anni a venire. “Dobbiamo difenderci dal rischio idrogeologico. Le amministrazioni che si sono succede ci hanno in parte già pensato. Abbiamo un ampio progetto da Punta Carrozza in avanti, di cui una parte stralciata dal progetto complessivo e per circa 5 milioni. Peraltro progetto esecutivo e già finanziato”. Storia che affonda le sue radici negli anni passati. Ma che ancora non è divenuta un cantiere. Perchè? Come sempre, ci metto lo zampino la burocrazia, con tempi di risposta mai in linea con le necessità. “Il progetto deve ora passare dal Genio Civile e poi ricevere i necessari e aggiornati pareri in conferenza dei servizi. Solo dopo sarà possibile procedere con le gare di appalto. Purtroppo, non decido io i tempi della burocrazia. Di sicuro, il Comune di Siracusa farà anche qui la sua parte per fornire risposte veloci, nei tempi però previsti dalla legge. Il contrasto al dissesto idrogeologico è in cima alle lista delle cose da fare”.