Siracusa. Saldi al via, Confcommercio e Confesercenti: "poco ottimismo". E chiedono la liberalizzazione

Nemmeno i saldi, previsti da domani, riusciranno a risollevare le sorti del commercio nel Siracusano. Avviati in realtà stamattina e, sottobanco ancora prima, gli sconti, quest’inverno, non doneranno alcuna boccata d’ossigeno ai commercianti siracusani. Ne sono certi i presidenti di Confesercenti e Confcommercio, rispettivamente Arturo Linguanti e Sandro Romano, che puntano il dito contro le tasse “che hanno già fatto scomparire la tredicesima dei siracusani” e puntano l’attenzione sull’elevato tasso di disoccupazione in provincia. E’ naturale che, in questa condizione, è il superfluo, e dunque un paio di scarpe o un abito nuovi, a essere tagliato. E Linguanti anticipa: “Già negli ultimi tre anni è stato speso il 16% in meno rispetto al passato. Per questo continuo a ribadire che bisognerebbe lasciare i commercianti liberi di effettuare sconti e promozioni nel corso di tutto l’anno per svuotare i magazzini e avere un po’ di liquidità”. Aggiunge Romano: “E’ ancora presto per fare un bilancio, ma è sicuro che questi saldi non cominciano sotto un buon auspicio. Tutt’altro. Senza contare poi che la straordinaria ondata di maltempo degli ultimi giorni non ha incoraggiato i siracusani a uscire per fare shopping, laddove qualcuna ne avesse la possibilità economica. E comunque – conclude – l’appello è di comprare nei negozi di vicinato”.