Siracusa. Scritte razziste affisse al Tempio di Apollo, le associazioni: "atteggiamento radicato"

Pochi giorni fa, sulla ringhiera di largo XXV Luglio erano stati appesi cartelli e striscioni contro ogni violenza e sull’uguaglianza, specie dopo la morte di George Floyd. Nella notte, nello stesso luogo, mani anonime hanno lasciato esposti pezzi di stoffa con slogan e pensieri fortemente razzisti. “Nella nostra città esiste ancora un razzismo profondamente radicato che non riesce ad attenuarsi e tanto meno consente una lettura reale della società. Le morti di George FLoyd o del bracciante Adnan Siddique dovrebbero essere d’esempio: l’unico conflitto da costruire e alimentare è con chi discrimina e sfrutta, con chi utilizza il ricatto economico come arma di controllo e con chi rende le nostre città difficilmente attraversabili da tutte e tutti. Non esistono altri conflitti, non esistono altre guerre, non esistono altre differenze”, spiegano in una nota congiunta le associazioni anti-razzismo.
Tuttavia lungo è ancora il percorso di consapevolezza come tante sono ancora le battaglie per una città che sia veramente inclusiva. Basti guardare alla situazione di Cassibile, luogo di sfruttamento della nostra città, in cui gli interventi necessari sono ancora tanti almeno quante le responsabilità politiche dietro la condizione dei migranti.  
Preoccupazione per il gesto che, al momento, non è stato rivendicato e non riporta sigle di riferimento.
“Continueremo a lottare per una Siracusa inclusiva e solidale, mettendoci la faccia come abbiamo sempre fatto”, fanno sapere da Arci Siracusa.