Siracusa sesta in Italia per prelievo fiscale, Sorbello: "Invertire la tendenza"

Siracusa al sesto posto, in Italia, per prelievo fiscale, tra Irpef, imposte comunali, Tasi e Tari. Il dato emerge da uno studio condotto dalla Fondazione Res. Dati che il consigliere comunale Salvo Sorbello di “Progetto Siracusa” commenta esprimendo rammarico. “Si conferma purtroppo- osserva l’esponente di opposizione- che per le famiglie e le imprese siracusane il prelievo fiscale è arrivato a livelli insopportabili”. Poi l’ex assessore entra nel dettaglio.
“A parità di condizioni (reddito, patrimonio, ampiezza del nucleo familiare) -spiega il consigliere di minoranza- la tassazione locale incide infatti da noi in misura maggiore rispetto ad altre realtà molto più ricche”. Considerazione che Sorbello usa come premesse per lanciare ancora una volta la richiesta, indirizzata al Comune, di ridurre la rassazione locale. “Molti non ce la fanno proprio più a pagare- prosegue Sorbello- e questo provoca enormi buchi nel Bilancio di palazzo Vermexio, come rilevato di recente dalla Corte dei Conti”. Il consiglio comunale si appresta ad avviare il dibattito sul nuovo Duc, il documento unico di programmazione per gli anni 2016-2018, la cui relativa proposta è stata approvata nei giorni scorsi dalla giunta. “Può essere l’occasione- conclude Sorbello- per invertire una tendenza perversa, che ha portato a una pressione fiscale sempre più insostenibile, in particolare per le famiglie con figli e per le piccole e medie imprese”. Secondo i dati pubblicati dalla fondazione Res nei giorni scorsi e relativi al costo della vita, “nel confronto con il 2014 si sono registrate ulteriori tensioni a Messina e Siracusa, mentre Palermo , Catania e Trapani mostrano segni di rallentamento”. Il dato numerico per Siracusa, parla di +9,2 per cento, rispetto ad una media nazionale del + 7 per cento. Inclusi, in questa percentuale, i costi relativi ad abbigliamento e calzature, abitazione e utenze domestiche, arredamento, trasporti, servizi ricettivi e ristorazione.