Siracusa. Sorpresa: domani ritorna il Caravaggio alla Borgata, a Rovereto va la copia

Il Seppellimento di Santa Lucia tornerà nella giornata di domani a Siracusa. Con qualche giorno di anticipo rispetto alle previsioni, il dipinto del Caravaggio farà rientro nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro, dove sono stati completati nel frattempo i lavori necessari per accogliere la preziosa opera.
Si conclude quindi così uno dei più travagliati e discussi prestiti dell’ultimo periodo, su cui persino il covid ha inciso con la disposizione di chiusura di mostre e musei. Incluso, ovviamente, il Mart di Rovereto il cui presidente Vittorio Sgarbi a lungo aveva battagliato per avere l’opera siracusana come pezzo forte di una esposizione partita subito bene e poi stoppata dalla pandemia.
Dalla Soprintendenza di Siracusa, intanto, confermata la totale sicurezza del dipinto una volta all’interno della chiesa della Borgata, per la quale venne pensata la grande opera del Merisi. “I lavori relativi al sistema di allarme e videosorveglianza sono conclusi, collaudati e l’impianto elettrico revisionato”, spiega con una nota inviata al Ministero dell’Interno ed al Fec (proprietario del Caravaggio), la soprintendente Donatella Aprile.
Per le operazioni di montaggio della grande tela, è stata predisposta nei giorni scorsi l’impalcatura con sostegni antisismici, sotto la guida dei tecnici dell’Istituto Centrale del Restauro presenti in loco.
Quanto alla copia fedele del Seppellimento di Santa Lucia, arrivata nei giorni scorsi nella chiesa della Badia dove sino a pochi mesi fa era esposto l’originale, disposto dal Fec il ritiro e la contemporanea “spedizione” a Rovereto, dove sarà esposta per il prosieguo della mostra “Caravaggio il contemporaneo”, una volta possibile la riapertura dei musei.
Uno smacco (dal Fec) per Sgarbi che non aveva nascosto di voler provare a tenere ancora a Rovereto il dipinto. E’, invece, un motivo di soddisfazione per quelle associazioni e personalità locali che non hanno smesso in queste lunghe settimane di tenere accesi i riflettori sulla vicenda (Paolo Giansiracusa, Dracma, Patto Civico per il Caravaggio), fino a conferma dell’imminente ritorno a Siracusa del Seppellimento di Santa Lucia.
Comunque la si pensi, è doveroso riconoscere che se il Seppellimento ritorna alla Borgata, in una chiesa in sicurezza, è merito del progetto studiato e promosso dal Mart di Rovereto. Ed è altrettanto corretto che da questa storia possa partire un nuovo modo di intendere e ragionare di tutela delle opere d’arte, anche quando si parla di prestiti.
Bene anche i lavori condotti in tempi celeri e coordinati della Soprintendenza di Siracusa per far si che la chiesa di Santa Lucia fuori le mura fosse pronta, anche in anticipo sul previsto.