Siracusa. Spartitraffico a Targia: probabile l’utilizzo di barriere jersey

Arriveranno in giornata sul tavolo dell’assessore comunale alla Mobilità, Giovanni Randazzo le diverse ipotesi al vaglio degli uffici per l’avvio di una soluzione temporanea da adottare per migliorare la sicurezza stradale sul rettilineo di contrada Targia nuovamente teatro, nei giorni scorsi ,di una tragedia che ha strappato alla vita un giovane di 24 anni a seguito di un terribile incidente stradale, l’ennesimo lungo quel rettilineo. La decisione del Comune è stata comunicata ufficialmente nella tarda mattinata di ieri, dopo una serie di passaggi concitati, con un vertice convocato dal sindaco, Francesco Italia, subito dopo avere appreso dell’esistenza di una pre-esistente idea per realizzare uno spartitraffico, come svelato in anteprima da SiracusaOggi.it. Nelle more che si possa lavorare al progetto di una soluzione definitiva, con il Fondo di Riserva del Sindaco si provvederà ad un primo provvedimento temporaneo, probabilmente con l’utilizzo di jersey da riempire con acqua perchè possano fungere da barriera e da limite fisico che impedisca sorpassi azzardati e invasioni improvvise della corsia opposta, come molti hanno l’abitudine di fare per raggiungere gli esercizi commerciali e gli stabilimenti artigianali della zona. I tecnici del Settore Mobilità dovrebbero sottoporre all’assessore Randazzo più di un’ipotesi. Una volta analizzate, il Comune deciderà su quale puntare e avvierà gli interventi, lavorando al contempo alla predisposizione dell’opera pubblica che sarà poi definitiva, con le relative risorse economiche da impiegare. “Entro oggi, mi hanno garantito i funzionari, le relazioni saranno pronte- commenta Randazzo- Le studieremo insieme e in un breve lasso di tempo, procederemo. Il tratto di competenza del Comune è di circa 800 metri.Non è escluso che si possa porre la barriera per quella lunghezza o fino alla prima rotatoria, ma tutto questo potremo saperlo con certezza soltanto dopo aver valutato i mini progetti e le cifre necessari per realizzarli”.