Siracusa. Spero 2020, la prima giornata della Leopolda siracusana

Bilancio positivo per la prima giornata di “Spero 2010, Futuro è…Fare insieme”, 48 ore di incontri con 12 tavoli tematici per discutere del futuro della città. La “Leopolda siracusana”, come è stata ribattezzata l’iniziativa dell’associazione “Tempi Nuovi” vede la partecipazione di imprenditori, esponenti della società civile e della politica. A moderare gli interventi,il direttore della testata giornslistica di Fm Italia,Gianni Catania.Tra i relatori di oggi, il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, impegnato in un incontro con i rappresentanti dei sindacati provinciali del settore Scuola. Affrontato il tema dei contratti, bloccati da sette anni e delle prospettive per insegnanti e personale amministrativo e della riforma del Governo Renzi. “Sono figlio di sindacalisti- ha sottolineato Faraone- quindi conosco benissimo il ruolo e l’importanza della concertazione con i sindacati, noi siamo disposti ad ascoltare tutti, ad andare anche negli istituti occupati,
però devono essere chiari alcuni punti. Innanzitutto che il Governo ascolta ma poi legifera e non lo fa nessun altro. Necessario il dialogo, ma lontano da sterili polemiche”. Le assunzioni previste dal Governo, ha spiegato, saranno 160 mila, 3 miliardi di euro la cifra prevista in Bilancio. “Annullare le supplenze brevi- prosegue il sottosegretario- e, dopo il concorso, anche quelle lunghe”. Tra i relatori, anche il rettore dell’università di Catania, Giacomo Pignataro. Oltre 600 le persone registrate durante la prima giornata.
Il sindaco, Giancarlo Garozzo, ha aperto la giornata. *“La scelta di questa location, chiusa da 60 anni-ha detto Garozzo – con un progetto di porto turistico chiuso nel cassetto da oltre 10 anni, rappresenta il senso del lavoro della mia amministrazione. Ha dichiarato Garozzo. Sono accusato di essere un sindaco “cementificatore”, ma se questo vuol dire nuovi sbocchi
ricreativi e turistici, con posto barche, sbocchi occupazionali e sviluppo delle aree turistiche, allora si sono un “cementificatore””.