Siracusa. Sulle concessioni dei loculi rischia subito di “ballare” l’equilibrio di bilancio

Nel bilancio di previsione appena approvato dal Consiglio comunale figurano anche gli 800mila che Palazzo Vermexio conta di incassare dal rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali. Ma le cose potrebbero andare diversamente da come programmato dall’amministrazione. La previsione di incasso, a fronte di polemiche accese sul tema ed una procedura di esazione non esattamente spedita, parrebbe infatti ottimistica. Non solo, tra pochi giorni il provvedimento potrebbe persino “sparire” e finire rimandato al 2022. Sorgerebbe, pertanto, anche un problema di natura contabile che andrebbe risolto solo con una variazione di bilancio e l’individuazione di una entrata sostitutiva.
L’opposizione serra le fila dopo lo scivolone di agosto, quando proprio le assenze tra i suoi banchi (scontate quelle della maggioranza) fecero venire meno il numero legale e la possibilità di correggere il provvedimento sul rinnovo delle concessioni dei loculi prima dell’approvazione del bilancio.
A proporre le modifiche è stato il consigliere Sergio Bonafede. “Sono sicuro che i miei colleghi di colazione saranno in aula il 12 settembre ed eventualmente anche in seconda convocazione. Tutti hanno capito la situazione e voteranno la mia proposta. E’ una scelta inevitabile nell’interesse dei siracusani”, dice.
Bonafede ricorda il contenuto della sua proposta. “In sintesi, il rinnovo delle concessioni dei loculi cimiteriali non può essere retroattivo e pertanto i 25 anni scattano dall’approvazione del regolamento di polizia mortuaria in vigore. Vale a dire che prima di gennaio 2022 il Comune non può e non deve richiedere il pagamento”. Il consigliere comunale ha anche proposto di portare da 25 a 36 anni la durata delle concessioni. “E questo per tre aspetti importanti: il primo sanitario visto che anche per l’Asp di Siracusa il tempo minimo per la mineralizzazione di una salma è di 35 anni; un secondo di natura umana, basti pensare al dolore che una verifica della mineralizzazione produrrebbe nei familiari; e poi c’è quello economico, viste le condizioni oggi dell’economia siracusana”.
La necessità – se approvate le modifiche – di operare una immediata variazione di bilancio complica il cammino di uno dei più discussi provvedimenti degli ultimi mesi. “A parte che questi 800mila euro messi a bilancio per il 2019 mi sembrano spropositati, sarebbe comunque stato opportuno votare subito ad agosto le modifiche. Strategicamente qualcuno ha deciso che era il caso di far cadere il numero legale. Molti hanno capito che è stato commesso un errore. A cui ora dobbiamo porre rimedio”.