Siracusa. Tasi a giugno, Articolo 4: "Comune pasticcione"

“Imporre il pagamento della Tasi a giugno è un errore”. Così Salvo Sorbello di “Articolo 4” commenta le ultime decisioni del consiglio comunale in merito al pagamento della nuova imposta. “Evidentemente- commenta l’esponente di opposizione- non è stato sufficiente che il Comune di Siracusa abbia incassato quasi il 40 per cento in meno rispetto a quanto preventivato dalla Tares, a conferma del fatto che non fosse opportuno aumentare in maniera sconsiderata il tributo a fronte di un servizio di raccolta dei rifiuti scadente. Adesso- prosegue Sorbello- l’assise cittadina sceglie, con i quattro voti contrari di Alota, Castagnino, Rodante e Sorbello, di imporre il pagamento della Tasi entro il 16 giugno, senza alcun avviso ai contribuenti, al contrario di quanto stabilito dalla maggior parte dei Comuni italiani”. Sbagliato, per il rappresentante di “Articolo 4” anche avere previsto “riduzioni  basate sulle rendite catastali, perché così facendo,  chi è proprietario di un immobile in Ortigia, e magari ci abita solo un mese l’anno, paga molto meno di chi possiede una casa alla Pizzuta, a Mazzarrona, a Neapolis o in altri quartieri, nonostante il valore di mercato del suo immobile sia di gran lunga superiore, perché le rendite catastali non sono aggiornate e quelle del centro storico risalgono spesso a decine di anni fa”. Sorbello parla di un “Comune pasticcione, che utilizza gli immobili come bancomat”.