Siracusa. Teatro, costi degli spettacoli: Spadaro (FdI) fa i conti, "spesi oltre 96.000 euro"

Dai lavori per arrivare all’apertura del teatro comunale alla sua prima gestione. A spostare l’oggetto delle polemiche è Alessandro Spadaro, di Fratelli d’Italia. Bolla la gestione degli eventi come “ridicola” e parla di “miracolo di Natale”, relativamente alla “fortunata apertura del teatro”, che però – secondo l’esponente di destra – “non può comunque sotterrare l’incapacità di una amministrazione e in particolare dell’assessore Italia nel non aver comunque programmato nulla per le festività natalizie”.
Spadaro mira dritto alla programmazione degli spettacoli. “E’ stata affidata con delibera di giunta del 14 dicembre scorso al dirigente del settore per valorizzare il Teatro Comunale, finalmente fruibile anche se a tempo determinato. Atteso che il teatro è stata una piacevole novità natalizia, o una speranza che fortunatamente si è verificata, mi chiedo perché la programmazione degli eventi in altri contenitori culturali non sia stata organizzata per tempo? Se il teatro non avesse ottenuto il via libera, ottenuto solo il 23 dicembre, solo l’Antico mercato e l’ex convento del Ritiro avrebbero rappresentato, quantomeno, un’alternativa valida per allietare le vacanze natalizie dei siracusani e turisti. E invece all’antico mercato il 27 dicembre, con soli 4 giorni di preparazione, sono stati ospitati Peppe e Ciccio per uno spettacolo di cabaret gratuito per le pochissime persone presenti ma costato 4.000 euro. Anche una compagnia siracusana ha ottenuto un buon cachet per 2 spettacoli di cui uno all’ex convento del ritiro e l’altro nella prossima programmazione del teatro”, ricorda il rappresentante di Fratelli d’Italia.
“L’assessore Italia è bravissimo nelle inaugurazioni e nei tagli di nastro, ma di programmazione in tre anni il nulla. Gli altri spettacoli, tutti al teatro, non sono stati adeguatamente pubblicizzati, eppure sono costati. E non poco. Dalle determine che siamo riusciti a trovare in albo pretorio abbiamo contato una spesa complessiva di più di 96 mila euro per 14 spettacoli, con biglietti a pagamento per una cifra tra i 20 e i 40 euro a persona. Chiediamo di conoscere, essendo il Teatro un immobile comunale e non privato, quanto ha incassato o incasserà il Comune dallo sbigliettamento, chi ha sostenuto i costi accessori per l’apertura del teatro. E quindi chi si è occupato di apertura e chiusura, sorveglianza e custodia, biglietteria online, assistenza al pubblico, guardaroba, distribuzione e stampa del materiale promozionale, pulizia dei locali e manutenzione straordinaria. Non è possibile pensare di gestire in maniera così amatoriale un evento tanto importante”, insiste Alessandro Spadaro. “Una stagione teatrale buttata nella mischia in fretta e furia che tanto sembra campagna elettorale del vicesindaco, a cui certo non va dato alcun merito tranne quello di aver un atteggiamento così approssimativo da rischiare il fallimento di quello che doveva essere una gioia per tutti”, la dura chiosa di Spadaro.